Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
sabato 28 luglio 2012
Dieci mesi
Oggi sono 10 mesi che un angelo donatore mi ha dato parte di se e vive con me.Grazie angelo mio, grazie di cuore....per quell'ala che mi ha permesso di volare ancora; grazie per la vita che mi hai donato,avrei voluto tanto sapere chi sei per portarti un fiore....invece posso solo dirti grazie. Grazie ai tuoi cari che nel dolore hanno detto si, vorrei stringerli a me e dir loro che sei dentro me, che vivi con me. Grazie al prof. Francavilla che ha curato il mio fegato fino al momento di consegnarmi alla dott.sa Rendina per il trapianto. Grazie al dott. Petronelli e al suo anestesista il dott. Prisco che hanno effettuato la tips e mi hanno tolto l'incubo ascite.Grazie ai prof.ri Memeo e Lupo e la loro equipè che hanno effettuato il trapianto e al dott. Caravetta, che ha fatto in modo che non soffrissi; grazie ai miei angeli infermieri/e della terapia intensiva che mi hanno sopportata; grazie al dott. Panzera che mi ha retinato il laparocele una settimana dopo il trapianto; grazie alle dott.se Notarnicola, Rosselli e Poli che non c'era giorno che non passassero a controllare il mio stato di salute.Grazie a tutti gli angeli viventi che hanno donato il loro sangue.Grazie ai miei genitori,perchè senza il loro aiuto non c'è l'avrei fatta, che mi hanno accudita come fossi una bambina dall'inizio della mia malattia alla fine e....ancora lo fanno; grazie alla mia piccola, anche se ormai ha 21 anni, Ste che si è ritrovata a prendere decisioni più grandi di lei e mi era accanto quando a casa mi si strozzava l'ernia tenendomi la testa mentre vomitavo.....e scusami tesoro mio se tante volte ti ho fatta spaventare, ti voglio un bene dell'anima, ti amo figlia mia. Grazie al mio uomo che non mi ha lasciata sola un istante, che se stavo male non parlava, ma parlavano i suoi occhi, che ha esaudito i miei capricci, che è venuto con me ad ogni visita medica, che non è mancato un giorno dai vari ospedali in cui ero ricoverata....grazie perchè questo si chiama amore, anche se non lo dice mai.Grazie a voi amici miei di fb che avete reso l'attesa meno pesante, che mi avete fatto sorridere sempre e scusatemi se ho fatto preoccupare anche voi....voi che mi avete fatto piangere per il bene che mi avete dimostrato, anche se siete a km di distanza.Grazie a tutti gli angeli donatori, che ormai sono i miei angeli, e grazie infinite ai loro parenti che ho adottato come miei. Per ultimo e so che mi perdonerà per questo: Grazie Dio che hai permesso che tutto andasse bene e mi hai fatto conoscere persone stupende....grazie Padre mio e grazie Madre Celeste che mi sei stata accanto durante i periodi di sofferenza. Grazie di cuore a tutti vi voglio bene.
mercoledì 25 luglio 2012
Per chi è lassù e ci guarda
Dedicata a tutti i nostri angeli donatori, perchè un giorno potremo vederci e dirci ciao, ora vi dico grazie e dedicata al marito della mia commentatrice che non c'è l'ha fatta ed è lassù con i nostri angeli
RISPOSTA
Questa è la mia risposta e spero dia un pò di conforto e aiuto a colei che ha scritto ciò che leggerete dopo:
Io posto il tuo racconto sul mio blog, non so chi sei, ma non sei l'unica che mi dice che al Nord , gente che stava male, non è stata messa in lista e son venuti a Bari dove li hanno inserito, vorrei tanto sapere i nomi di questi medici, perchè non è possibile scambiare l'ascite per aria perchè io ne sò qualcosa dell'ascite, la mie era anche refrattaria. Io ti consiglio invece di denunciare queste persone, perchè è vero che la malattia porta a quelle conseguenze, ma è anche vero che l'ascite si toglie tramite la paracentesi e che se è refrattaria come la mia si può fare una tips che permette all'organismo di assorbirla e ti fa resistere fino al trapianto, poi visto che aveva quest'ascite cosi grande doveva non solo restare in lista d'attesa, ma visto che le cose peggioravano potevano metterlo in lista d'urgenza.Forse l'unico sbaglio che avete fatto è stato quello di restare in quel centro, io l'avrei cambiato immediatamente. Mi dispiace tanto per tuo marito e capisco anche il tuo sconforto, ma questo non deve portarti ad essere contraria alla donazione, perchè credimi grazie a quella e grazie a medici coscienziosi e bravi tante vite si salvano e tanti di noi hanno di nuovo un'ala per volare. Grazie per la tua storia e che la Madonna ti dia forza e conforto
Non sempre finisce bene
Il post che metterò ora, è il commento che ho trovato su questo blog di una signora che ha voluto restare anonima ecco la sua storia:
Non sempre pero' le cose vanno a buon fine..chi e' in attesa di trapianto non sempre arriva ad avere una seconda possibilita' di vita.chi per un motivo chi per un altro.mio marito non e' arrivato per colpa della negligenza di tutti i medici che lo seguivano.
SIAMO PARTITI DAL PROFONDO SUD, IN CERCA DI UNA SPERANZA E DI SPERANZA C'E' NE HANNO DATA TANTA....MIO MARITO MALATO DI EPATITE C DAL 1990 HA TRIBOLATO PER CIRCA 18 ANNI CON LA SUA MALATTIA. NEGLI ULTIMI 2/3 ANNI LE COSE SI ERANO COMPLICATE UN POCHINO..MA NON ERA IN PERICOLO DI VITA.... LUI SALIVA E SCENDEVA OGNI MESE DAL NORD AL SUD PER CONTROLLI.....SEGUITO in un ospedale. NELL'APRILE 2011 VIENE INSERITO NELLA LISTA DEI TRAPIANTI,IN QUANTO IL SUO FEGATO COMINCIA A FUNZIONARE SEMPRE DI MENO..PERO' TUTTO SOTTO CONTROLLO..I MEDICI DICONO....FACCIAMO LE COSE CON CALMA SENZA ASPETTARE CHE LE COSE SI COMPLICANO DI PIU' E POI LA COSA E' PIU' PERICOLOSA.....MIO MARITO NEL MESE DI LUGLIO VA AL SOLITO CONTROLLO...TUTTO OK.....SCENDE AL SUD....LUI NON CONVINTO DEL TUTTO OK...VA A FARE UNA ECOGRAFIA DI SUA INIZIATIVA E IL MEDICO TROVA UN'ASCITE..COSA STRANA.. All'ospedale ERA TUTTO OK......TORNA SUBITO AL NORD LO RICOVEVANO UN INIZIO DI PERITONITE BATTERICA PRESA IN TEMPO E RISOLTA NEL GIRO DI QUALCHE GIORNO.....PERO' SE NON ERA PER IL MEDICO DEL SUD..Al nord ERA TUTTO OK.....
ARRIVIAMO AL MESE DI SETTEMBRE TROVIAMO UN APPARTAMENTO DI FRONTE ALL'OSPEDALE E CI TRASFERIAMO LI PER ESSERE MEGLIO SEGUITO,ANCHE SU CONSIGLIO DEI MEDICI DELL'EQUIPE DEI TRAPIANTI.....QUALSIASI PROBLEMA VENITE IN OSPEDALE.....CONTINUANO I CONTROLLI....ARRIVIAMO A NOVEMBRE QUANDO MIO MARITO COMINCIA AD AVVERTIRE QUALCHE FASTIDIO A LIVELLO ADDOMINALE.....DOLORE ALLO STOMACO..GONFIORE ADDOMINALE...E SI RECA SPESSO IN OSPEDALE....DOVE QUASI QUASI..SONO PURE SCOCCIATI DI QUESTE VISITE COSI FREQUENTI DA PARTE DI MIO MARITO......GLI DICONO DI STARE TRANQUILLO CHE E' TUTTO NELLA NORMA E CHE QUEL GONFIORE E' SOLO ARIA...SI ..DICONO ARIA....MA MIO MARITO SI GONFIA SEMPRE DI PIU'...PER LORO E' SEMPRE ARIA.....E CONTINUANO A DIRE CHE E' SEMPRE ARIA.....IL 5 DICEMBRE FANNO UNA GASTROSCOPIA..TUTTO OK....SECONDO LORO.....ANCORA PER LORO QUEL GONFIORE E' SEMPRE E SOLO ARIA.....MA NON VANNO OLTRE, NON FANNO UNA ECOGRAFIA......L'8 DICEMBRE MIO MARITO VIENE RICOVERATO URGENTEMENTE IN STATO CONFUSIONALE NEL REPARTO DI TERAPIA SEMINTENSIVA PER INSUFFICIENZA EPATICA...LA CAUSA....PERITONITE BATTERICA PROCURATA DA ASCITE.......LA FAMOSA ARIA CHE SI ERANO MESSI IN TESTA DA UN MESE..ERA UN'ASCITE.....LA SITUAZIONE E' GRAVE,VIENE SOSPESO DALLA LISTA DEI TRAPIANTI.....PER VEDERE SE POSSONO RISOLVERE IL PROBLEMA.....UN PROBLEMA CAUSATO DALLA LORO NEGLIGENZA....
A QUESTO PUNTO ATTIVO TUTTO E IL 6 GENNAIO CON UN AEREO SANITARIO RIPORTO A CASA MIO MARITO ARRIVIAMO VERSO LE 16,30...IL GIORNO SUCCESSIVO IL 7 GENNAIO ALLE 15,30 MIO MARITO MUORE......
IO COME TANTE ALTRE PERSONE SIAMO SEMPRE PIU' CONVINTE CHE LA NEGLIGENZA DI QUESTI MEDICI HANNO PORTATO ALLA MORTE MIO MARITO...POTEVANO TENERLO SOTTO CONTROLLO E NON L'HANNO FATTO..CON LA LORO FISSAZIONE DELL'ARIA NELLA PANCIA IO HO PERSO MIO MARITO, NEL GIRO DI UN MESE....QUANDO HO RACCONTANTO IL TUTTO AD ALCUNI MEDICI DEL SUD... QUANDO HANNO LETTO LA LETTERA DI DIMISSIONI DI MIO MARITO.....SONO RIMASTI ESTEREFATTI DI QUELLO CHE GLI HANNO FATTO E DELLE DOSI DI MEDICINE CHE HANNO FATTO.....MIO MARITO POTEVA ESSERE SALVATO...POTEVA ARRIVARE AL TRAPIANTO COME ARRIVANO TANTI ALTRI....ANCHE SE ERAVAMO CONSAPEVOLI DELLE PROBLEMATICHE CHE PORTA UN TRAPIANTO.....MA LORO HANNO SPEZZATO QUESTA SPERANZA.........IL BELLO E' CHE ANCHE UNA DOTTORESSA DEL REPARTO HA CRITICATO IL DA FARE DA PARTE DEI MEDICI NEL SETTENDRIONE........NON SO CON QUALE CORAGGIO E CON QUALE FACCIA.....MIO MARITO SI ERA RESO CONTO DI QUESTA SITUAZIONE E VOLEVA CHE IO DENUNCIASSI IL TUTTO SE FOSSE SUCCESSO QUALCOSA.....MA LORO HANNO IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO......SI DIFENDEREBBERO DICENDO CHE E' LA MALATTIA A PORTARE TUTTO QUELLO CHE E' SUCCESSO.......MA SE LORO AVESSERO FATTO DI PIU' CIO' NON SAREBBE SUCCESSO..........................
NORD ..SUD...ITALIA...EUROPA....E RESTO DEL MONDO....SONO TUTTI LUMINARI QUANDO RIESCONO LE COSE....MA ALLA FINE SONO TUTTI UGUALI
Non sempre pero' le cose vanno a buon fine..chi e' in attesa di trapianto non sempre arriva ad avere una seconda possibilita' di vita.chi per un motivo chi per un altro.mio marito non e' arrivato per colpa della negligenza di tutti i medici che lo seguivano.
SIAMO PARTITI DAL PROFONDO SUD, IN CERCA DI UNA SPERANZA E DI SPERANZA C'E' NE HANNO DATA TANTA....MIO MARITO MALATO DI EPATITE C DAL 1990 HA TRIBOLATO PER CIRCA 18 ANNI CON LA SUA MALATTIA. NEGLI ULTIMI 2/3 ANNI LE COSE SI ERANO COMPLICATE UN POCHINO..MA NON ERA IN PERICOLO DI VITA.... LUI SALIVA E SCENDEVA OGNI MESE DAL NORD AL SUD PER CONTROLLI.....SEGUITO in un ospedale. NELL'APRILE 2011 VIENE INSERITO NELLA LISTA DEI TRAPIANTI,IN QUANTO IL SUO FEGATO COMINCIA A FUNZIONARE SEMPRE DI MENO..PERO' TUTTO SOTTO CONTROLLO..I MEDICI DICONO....FACCIAMO LE COSE CON CALMA SENZA ASPETTARE CHE LE COSE SI COMPLICANO DI PIU' E POI LA COSA E' PIU' PERICOLOSA.....MIO MARITO NEL MESE DI LUGLIO VA AL SOLITO CONTROLLO...TUTTO OK.....SCENDE AL SUD....LUI NON CONVINTO DEL TUTTO OK...VA A FARE UNA ECOGRAFIA DI SUA INIZIATIVA E IL MEDICO TROVA UN'ASCITE..COSA STRANA.. All'ospedale ERA TUTTO OK......TORNA SUBITO AL NORD LO RICOVEVANO UN INIZIO DI PERITONITE BATTERICA PRESA IN TEMPO E RISOLTA NEL GIRO DI QUALCHE GIORNO.....PERO' SE NON ERA PER IL MEDICO DEL SUD..Al nord ERA TUTTO OK.....
ARRIVIAMO AL MESE DI SETTEMBRE TROVIAMO UN APPARTAMENTO DI FRONTE ALL'OSPEDALE E CI TRASFERIAMO LI PER ESSERE MEGLIO SEGUITO,ANCHE SU CONSIGLIO DEI MEDICI DELL'EQUIPE DEI TRAPIANTI.....QUALSIASI PROBLEMA VENITE IN OSPEDALE.....CONTINUANO I CONTROLLI....ARRIVIAMO A NOVEMBRE QUANDO MIO MARITO COMINCIA AD AVVERTIRE QUALCHE FASTIDIO A LIVELLO ADDOMINALE.....DOLORE ALLO STOMACO..GONFIORE ADDOMINALE...E SI RECA SPESSO IN OSPEDALE....DOVE QUASI QUASI..SONO PURE SCOCCIATI DI QUESTE VISITE COSI FREQUENTI DA PARTE DI MIO MARITO......GLI DICONO DI STARE TRANQUILLO CHE E' TUTTO NELLA NORMA E CHE QUEL GONFIORE E' SOLO ARIA...SI ..DICONO ARIA....MA MIO MARITO SI GONFIA SEMPRE DI PIU'...PER LORO E' SEMPRE ARIA.....E CONTINUANO A DIRE CHE E' SEMPRE ARIA.....IL 5 DICEMBRE FANNO UNA GASTROSCOPIA..TUTTO OK....SECONDO LORO.....ANCORA PER LORO QUEL GONFIORE E' SEMPRE E SOLO ARIA.....MA NON VANNO OLTRE, NON FANNO UNA ECOGRAFIA......L'8 DICEMBRE MIO MARITO VIENE RICOVERATO URGENTEMENTE IN STATO CONFUSIONALE NEL REPARTO DI TERAPIA SEMINTENSIVA PER INSUFFICIENZA EPATICA...LA CAUSA....PERITONITE BATTERICA PROCURATA DA ASCITE.......LA FAMOSA ARIA CHE SI ERANO MESSI IN TESTA DA UN MESE..ERA UN'ASCITE.....LA SITUAZIONE E' GRAVE,VIENE SOSPESO DALLA LISTA DEI TRAPIANTI.....PER VEDERE SE POSSONO RISOLVERE IL PROBLEMA.....UN PROBLEMA CAUSATO DALLA LORO NEGLIGENZA....
.BIRILUBINA ALTISSIMA....EMOCROMO ALTISSIMO....INIZIA UN SUSSEGUIRSI DI ANALISI ESAMI DIAGNOSTICI..E ALTRE COSE..CHE PER ME ERANO SOLO ESPERIMENTI CHE HANNO FATTO SULLA VITA DI MIO MARITO...PARLAVO CON I MEDICI UNO TI DICEVA UNA COSA E UNO UN ALTRO...LA SITUZIONE E' GRAVE MA NON IN PERICOLO DI VITA.....DICEVA UNO...L'ALTRO PURTROPPO LA SITUAZIONE E' GRAVISSIMA....A CHI DARE ASCOLTO????? IL TEMPO PASSA ARRIVIAMO AL 23 DICEMBRE...GLI ESAMI SI STANNO STABILIZZANDO.....LO ABBIAMO RIMESSO IN LISTA PER IL TRAPIANTO.....IL 24 PURTROPPO LE COSE SONO CAMBIATE...LA CREATININA E' SALITA INDICE CHE C'E' UN PROBLEMA AI RENI...COMINCIA COSI....UN'ALTRA BATTAGLIA E ALTRE PRESE PER I FONDELLI.....UN GIORNO ANDAVA BENINO....UN GIORNO UN MIRACOLO...E UN GIORNO UN'ALTRA COSA......LO HANNO BOMBARDATO A MEDICINALI......I RENI INVECE DI RIPARTIRE LI HANNO FATTI ESPLODERE....FINO A 3 LITRI DI URINE AL GIORNO...IN POCHE PAROLE LO HANNO AMMAZZATO.....LUI COMINCIA A STARE SEMPRE PEGGIO......PRENDO LA DECISIONE DI RIPORTARMELO A CASA...PARLO CON UN LUMINARE...SE COSI SI PUO' CHIAMARE.....MI DICE DI ASPETTARE ALTRE 2/3 GIORNI....A QUEL PUNTO NON SO COSA FARE..ESCO DALLO STUDIO DEL LUMINARE..E VADO IN REPARTO DOVE UN ALTRO LUMINARE...SE QUESTI SONO LUMINARI.......MI CHIAMA E MI DICE CHE LA SITUAZIONE NON E' CAMBIATA E QUANDO CHIEDO SPIEGAZIONI MI DICE DI ASPETTARE FINO A DOMANI MATTINA, ORMAI VISTO CHE ERANO GIA' LE 13...ORARIO DI VISITA NEL REPARTO ..... E DI RIPORTARMELO A CASA SE QUESTO ERA IL MIO DESIDERIO......VI DICO QUESTO PER FARVI CAPIRE CHE NEANCHE LORO SONO DACCORDO TRA DI LORO.....UNO DICE 2/3 GIORNI...L'ALTRO DOMANI MATTINA....
A QUESTO PUNTO ATTIVO TUTTO E IL 6 GENNAIO CON UN AEREO SANITARIO RIPORTO A CASA MIO MARITO ARRIVIAMO VERSO LE 16,30...IL GIORNO SUCCESSIVO IL 7 GENNAIO ALLE 15,30 MIO MARITO MUORE......
IO COME TANTE ALTRE PERSONE SIAMO SEMPRE PIU' CONVINTE CHE LA NEGLIGENZA DI QUESTI MEDICI HANNO PORTATO ALLA MORTE MIO MARITO...POTEVANO TENERLO SOTTO CONTROLLO E NON L'HANNO FATTO..CON LA LORO FISSAZIONE DELL'ARIA NELLA PANCIA IO HO PERSO MIO MARITO, NEL GIRO DI UN MESE....QUANDO HO RACCONTANTO IL TUTTO AD ALCUNI MEDICI DEL SUD... QUANDO HANNO LETTO LA LETTERA DI DIMISSIONI DI MIO MARITO.....SONO RIMASTI ESTEREFATTI DI QUELLO CHE GLI HANNO FATTO E DELLE DOSI DI MEDICINE CHE HANNO FATTO.....MIO MARITO POTEVA ESSERE SALVATO...POTEVA ARRIVARE AL TRAPIANTO COME ARRIVANO TANTI ALTRI....ANCHE SE ERAVAMO CONSAPEVOLI DELLE PROBLEMATICHE CHE PORTA UN TRAPIANTO.....MA LORO HANNO SPEZZATO QUESTA SPERANZA.........IL BELLO E' CHE ANCHE UNA DOTTORESSA DEL REPARTO HA CRITICATO IL DA FARE DA PARTE DEI MEDICI NEL SETTENDRIONE........NON SO CON QUALE CORAGGIO E CON QUALE FACCIA.....MIO MARITO SI ERA RESO CONTO DI QUESTA SITUAZIONE E VOLEVA CHE IO DENUNCIASSI IL TUTTO SE FOSSE SUCCESSO QUALCOSA.....MA LORO HANNO IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO......SI DIFENDEREBBERO DICENDO CHE E' LA MALATTIA A PORTARE TUTTO QUELLO CHE E' SUCCESSO.......MA SE LORO AVESSERO FATTO DI PIU' CIO' NON SAREBBE SUCCESSO..........................
NORD ..SUD...ITALIA...EUROPA....E RESTO DEL MONDO....SONO TUTTI LUMINARI QUANDO RIESCONO LE COSE....MA ALLA FINE SONO TUTTI UGUALI
martedì 24 luglio 2012
gratitudine
Ditemi cosa c'è di più meraviglioso che ridare il sorriso e la vita ad un bambino o un adulto che sente che la propria di vita le sta sfuggendo dalle mani???Allora doniamolo questo sorriso doniamo la vita.....
Rieccomi qua
La mia oasi, ormai questo blog lo è diventato per me, qui posso parlare senza problemi...comunque Silvietta ha deciso che l'aggettivo che più la identifica è luce, perciò d'ora in poi la chiamerò luce tigrotta...., sapete pensavo alla forza che hanno i bambini, una forza stupenda,che noi non abbiamo più o è nascosta nei meandri del nostro cuore. Loro hanno una forza d'animo inesauribile un attaccamento alla vita, si aggrappano ad essa e si ancorano: la famosa forza di soppravivenza che possediamo tutti, ma la loro è più forte, forse perchè nasce con noi e poi con il tempo noi la accantoniamo, mentre loro no. Ora Luce tigrotta è a casa, come dice la mamma c'è una piccola tregua che spero con tutto il cuore duri molto, anche se deve fare una trasfusione alla settimana, in attesa di un piccolo angelo. Vorrei per questo ringraziare tutti i donatori di sangue e plasma e pregare tutti di donare il sangue prima di andare in vacanza, perchè anche una goccia può salvare una vita. Penso che donare deve essere meraviglioso.....sapere che qualcuno continua a vivere grazie a te.....e che ti ringrazia dal profondo del cuore per il tuo gesto...questo io lo chiamo amore puro, pensate anche a chi dona il proprio midollo osseo a dei sconosciuti e salva loro la vita, tutti i malati di leucemia attendono il trapianto di midollo da angeli viventi. E' strano, ma il dolore, la sofferenza ha due faccie, mi diceva un'infermiera che dopo il trapianto tutti cambiano; solo che non tutti lo fanno nello stesso modo, c'è chi diventa più sensibile verso i dolori altrui; altri invece si incattiviscono. Penso però che dipenda anche dal tuo io interiore da come eri prima del trapianto....a me ha sempre fatto effetto la sofferenza altrui, ho sempre cercato di confortare aiutare chi soffriva...e quando quella sofferenza l'ho provata sulla mia pelle ho capito ancora di più cosa vuol dire aver paura di perdere la vita. Ecco perchè vi chiedo di pensare solo 5 minuti alla possibilità di diventare un donatore.....di regalare la vita, quando la nostra sarà finita....diventiamo anche noi angeli....anche se senza ali....
mercoledì 18 luglio 2012
Il video che vedrete dopo questo post, è stato realizzato da un ragazzo, è un video molto bello a favore della donazione...Non abbiate paura di donare, cacciate via dalla vostra mente tabù e superstizioni o false informazioni e donate la vita......donerete amore incondizionato; io intanto per l'ennesima volta ringrazio tutti gli angeli donatori e i loro parenti che hanno detto Si alla vita e tutti i donatori avis e aido che dicono Si alla vita vivendola, i nostri angeli viventi grazie ragazzi e tutti i chirurghi e le loro equipè che permettono che questi miracoli avvengano grazie di cuore a tutti.
L'attesa di un piccolo angelo
Amici miei, da oggi in poi questo blog, parlerà soprattutto di Silvia (la mia tigrotta). Silvia ha di nuovo la speranza di farcela, all'Ismett hanno deciso che faranno il trapianto, anche se è molto pericoloso per le condizioni di Silvia, ma la mia tigrotta è forte è una guerriera nata; tante volte l'hanno data per spacciata e tante volte invece ha stupito tutti riprendendosi.....è un miracolo della natura e sono sicura che anche questa volta c'è la farà. Ora aspettiamo solo un piccolo angelo che arrivi con il suo dono di vita e speriamo arrivi anche presto, perchè la mia tigrotta continua ad avere emmoragie e quindi ha bisogno di trasfusioni di sangue. Ringrazio di cuore tutti i donatori avis che donando sangue, donano amore....vita... grazie angeli in terra. Nell'attesa chi ha fede preghi per lei e cerchiamo di dare coraggio a Simona e Stefano(i suoi genitori), non mollate mai ragazzi e non perdete mai la speranza e a te trigrotta mia un avanti tuttaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa con il cuore.
Non si finisce mai.......
Tutti quelli che stanno bene che non hanno problemi, per loro fortuna, e quindi non hanno subito un trapianto, pensano che dopo il trapianto tutto è finito...si sta di nuovo bene e la vita continua come prima.... Bhe non è proprio cosi. Hai dentro di te un organo non tuo, ringrazio il mio angelo,che con forza viene accettato dal tuo organismo grazie agli antirigetto, che prendi per tutta lavita. Certo penserete che è una cretinata prendere 2 o 3 compresse al giorno se questo però di permette di vivere decentemente, in un certo senso è vero, ma c'è anche da dire che questi benedetti antirigetto hanno i loro effetti collaterali che a lungo andare si fanno sentire. Io ne prendo uno che fra i tanti effetti collaterali ha quello di far aumentare i trigliceridi, i miei infatti sono alle stelle (660), un po' troppo alti.Ed eccomi cosi di nuovo a dieta e a prender altre compresse per abassarli, fin'ora avrò perso 3 Kg; pochi ne dovrei perdere di più, ma in compenso sono viva, perciò non dovrei lamentarmi.Sono viva è vero,ma si vive alla giornata per tutto il resto della tua vita; hai sempre una spada di Damocle sulla testa che potrebbe colpirti, quando meno te l'aspetti, anche dopo anni. L'importante però è essere vivi, perciò prendiamo e viviamo giornalmente come se quello fosse l'ultimo giorno della tua vita perchè è vero non c'è rosa senza spine......
mercoledì 11 luglio 2012
Dopo la tempesta... spunta l'arcobaleno sempre
Per non smettere mai di lottare per la vita, perchè dopo un dolore, c'è la gioia, dopo la tempesta spunta sempre l'arcobaleno, ma mai perdere la speranza e non mollare mai, anche quando ci sembra non esserci via d'uscita, una strada la si trova sempre
Tradimento
Per chi ha già visitato il mio blog, sicuramente ricorda il viso di questa piccola forza della natura di nome Silvia. Silvia ha solo 7 anni ed ha assolutamente bisogno per continuare a vivere di un secondo trapianto di fegato, avendo la vena porta otturata. Questo le provoca emmoragie continue e quindi l'emoglobina scende ai minimi termini, per usare un termine matematico. Non ha più vene che non si rompino, perciò farle le trasfusioni diventa problematico eppure e sempre allegra, gioca, salta con gli aghi nelle vene è una piccola grande donnina. Questa tigrotta(cosi la chiamo io)urge del trapianto e questa volta il fegato deve essere di un donatore bambino. Bene la cosa assurda è che all'Ismett, a Palermo, dove è stata sempre in cura e dove conoscono bene la sua storia, i medici che avevano in un primo tempo deciso di metterla in lista d'attesa; premetto che le hanno fatto tutti gli esami, alcuni molto invasivi tipo la colonscopia,per entrare in lista ieri sera hanno detto alla madre che non se la sentono di rifare il trapianto perchè Silviettapotrebbe morire sotto i ferri. Praticamente l'hanno condannata a morte sicura, ho una rabbia adosso, uno sconforto che avrei voglia di andare a Palermo e incazzarmi come una iena. Mi chiedo perchè????? se non la trapiantano ha pochi mesi di vita, se la trapiantano potrebbe morire sotto i ferri, va bene ma a questo punto tanto vale rischiare. Silvia è forte, tantoha una voglia di vivere che è più forte della sua stessa malattia, quante volte, tante l'hanno data per spacciata e lei invece ha stupito tutti riprendendosi alla grande. Potrebbe e deve succedere anche ora, anche durante il trapianto può superarlo ma......nessun medico dell'Ismett vuole rischiare e questo la condanna.Nessuno però di quei luminari si mette solo per un secondo nei panni dei genitori di Silvia, della mamma che non la lascia un istante e che di colpo ha perso l'unica speranza che aveva, del padre che ogni settimana va da Taranto a Palermo per poter stare con la sua bimba, portandosi insieme il fratellino Marco.....bastasse che si mettessero in quei panni e son sicura che cambierebbero idea e la trapianterebbero subito, senza perdere altro tempo. Noi del gruppo "amici di Silvia" stiamo cercando di aiutarli come possiamo, confortandoli e molti di noi pregano la Madonna che l'aiuti, tutti vogliamo bene a Silvia e tutti speriamo che succeda qualcosa di positivo, magari un angioletto donatore arriva con il suo amore....ma bisogna trovare un chirurgo bravo disposto a rischiare il tutto pur di cercar di salvarle la vita......che nostra Madre Celeste ci dia una mano e avanti tuttaaaaaaaaaaaaaaaaaa (il motto del gruppo). Per terminare non mi resta che dire a Stefano e Simona di non mollare, di continuare a lottare per la loro piccola e di non perdere la speranza mai.....
giovedì 5 luglio 2012
un sogno comune
Rita
Questa bellissima ragazza che vedete è Rita, una delle prime persone conosciute su fb, anche lei è una trapiantata di fegato e per me è come una figlia,le voglio un mondo di bene ed ora vi racconto la sua storia, anzi meglio la racconta lei; infatti ciò che posterò l'ha scritto lei, raccontando la sua malattia e l'arrivo di un angelo che gli ha ridato la vita:
LA PAURA BUSSò ALLA PORTA, LA FEDE ANDò AD APRIRE... ERA RITORNATA LA VITA!
La rivista AITF Notizie è nata per far conoscere la grande speranza che risiede nel trapianto dell’organo malato. Chiunque ne ha vissuto l’esperienza sente il bisogno di trasmetterla a chi dovesse trovarsi nella sua medesima condizione.
Io che racconto mi chiamo Rita Manocchio e ho venticinque anni, durante i quali la mia vita ha avuto un normale decorso fino al 15 luglio 2009, quando all’improvviso iniziai ad avvertire un lieve gonfiore all’addome con una forte nausea. Credevo si trattasse di un semplice virus, intanto la situazione peggiorava di ora in ora, così la sera del sedici fui accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. In due giorni mi ritrovai in una situazione assurda che ha sconvolto la mia normale vita quotidiana. Venerdì 17 mi fu diagnosticata la sindrome di Budd -Chiari, danno irreversibile al fegato, primo caso per il Cardarelli di Campobasso e tutto il centro sud. Non avendo possibilità di gestirlo, i dottori volevano aspettare il lunedì successivo per chiedere la disponibilità al trasferimento in un’altra struttura specializzata. E’ stato solo grazie al Professor Pasquale Ricci, che alla lettura dei valori delle analisi ha insistito animatamente per un trasferimento immediato in una struttura che potesse praticarmi una terapia anticoagulante. Il Professore premeva per un trasferimento alle Molinette di Torino ma, contattato il Professor Salizzoni, hanno concordato che era troppo rischioso per me affrontare dieci ore di viaggio. Nel reparto di medicina dove ero ricoverata è stato recepito il consiglio e hanno disposto un trasferimento immediato al Cardarelli di Napoli.
Dei sedici giorni trascorsi a Napoli, non ricordo tutto e neanche avevo capito che la mia vita era veramente in pericolo. Dopo alcuni giorni di terapia anticoagulante si è dedotto che forse solo un trapianto poteva salvarmi; c’era da aspettare circa quaranta giorni per le analisi di conferma, senza contare la lunghezza della lista d’attesa al centro sud.
I miei genitori, impeccabili e sempre al mio fianco, avevano capito che un’attesa così lunga per me poteva essere fatale, e tramite il Professor Ricci hanno organizzato il mio trasferimento all’Ospedale Molinette di Torino, prima struttura in Europa per numero di trapianti, diretta dal Professor Mauro Salizzoni. Accolta con tanta cura e amore nel reparto di terapia intensiva dal dott. Ottobrelli e dalla dottoressa Martini, vi sono rimasta quindici giorni per tutte le cure e per la valutazione di un possibile trapianto. Ho attraversato dei giorni sicuramente non belli, specialmente dai problemi dall’ascite che mi gonfiava e mi comprimeva tutti gli organi. Qui ho conosciuto tante belle persone, dall’equipe, ai pazienti, i loro
Alle 6,30 l’infermiera mi ha accompagnato in sala operatoria, dove per dare forza ai miei genitori, sono entrata sorridendo.
Il Professor Salizzoni e la sua equipe hanno portato a termine il delicato intervento con successo e mi sono risvegliata la sera stessa in rianimazione.
Ora, sono a tornata a casa a respirare l’aria del Matese, e oggi 1°Novembre 2009 ho festeggiato il mio 25° compleanno, è stato sicuramente il più bello della mia vita!
Rivisitando il percorso di questa incredibile avventura ho imparato a valutare più a fondo i miei familiari, parenti, amici e conoscenti, apprezzare il bene che mi vogliono.
A Vinchiaturo l’intero popolo con don Nico ha pregato a lungo per me. Un enorme pensiero è sempre rivolto all’angelo e ai familiari che, con l’inestimabile gesto d’amore e solidarietà mi hanno ridato la vita.
Guardando gli immensi boschi del Matese penso che tra poco le foglie cadranno e scenderà la neve ma a primavera tutto si risveglierà per vivere un’altra stagione, ci sarò anch’io e questo solo grazie a tutti quelli che si sono prodigati per me... Grazie, grazie, grazie a tutti.
LA PAURA BUSSò ALLA PORTA, LA FEDE ANDò AD APRIRE... ERA RITORNATA LA VITA!
La rivista AITF Notizie è nata per far conoscere la grande speranza che risiede nel trapianto dell’organo malato. Chiunque ne ha vissuto l’esperienza sente il bisogno di trasmetterla a chi dovesse trovarsi nella sua medesima condizione.
Io che racconto mi chiamo Rita Manocchio e ho venticinque anni, durante i quali la mia vita ha avuto un normale decorso fino al 15 luglio 2009, quando all’improvviso iniziai ad avvertire un lieve gonfiore all’addome con una forte nausea. Credevo si trattasse di un semplice virus, intanto la situazione peggiorava di ora in ora, così la sera del sedici fui accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. In due giorni mi ritrovai in una situazione assurda che ha sconvolto la mia normale vita quotidiana. Venerdì 17 mi fu diagnosticata la sindrome di Budd -Chiari, danno irreversibile al fegato, primo caso per il Cardarelli di Campobasso e tutto il centro sud. Non avendo possibilità di gestirlo, i dottori volevano aspettare il lunedì successivo per chiedere la disponibilità al trasferimento in un’altra struttura specializzata. E’ stato solo grazie al Professor Pasquale Ricci, che alla lettura dei valori delle analisi ha insistito animatamente per un trasferimento immediato in una struttura che potesse praticarmi una terapia anticoagulante. Il Professore premeva per un trasferimento alle Molinette di Torino ma, contattato il Professor Salizzoni, hanno concordato che era troppo rischioso per me affrontare dieci ore di viaggio. Nel reparto di medicina dove ero ricoverata è stato recepito il consiglio e hanno disposto un trasferimento immediato al Cardarelli di Napoli.
Dei sedici giorni trascorsi a Napoli, non ricordo tutto e neanche avevo capito che la mia vita era veramente in pericolo. Dopo alcuni giorni di terapia anticoagulante si è dedotto che forse solo un trapianto poteva salvarmi; c’era da aspettare circa quaranta giorni per le analisi di conferma, senza contare la lunghezza della lista d’attesa al centro sud.
I miei genitori, impeccabili e sempre al mio fianco, avevano capito che un’attesa così lunga per me poteva essere fatale, e tramite il Professor Ricci hanno organizzato il mio trasferimento all’Ospedale Molinette di Torino, prima struttura in Europa per numero di trapianti, diretta dal Professor Mauro Salizzoni. Accolta con tanta cura e amore nel reparto di terapia intensiva dal dott. Ottobrelli e dalla dottoressa Martini, vi sono rimasta quindici giorni per tutte le cure e per la valutazione di un possibile trapianto. Ho attraversato dei giorni sicuramente non belli, specialmente dai problemi dall’ascite che mi gonfiava e mi comprimeva tutti gli organi. Qui ho conosciuto tante belle persone, dall’equipe, ai pazienti, i loro
familiari, i volontari dell’AITF e in particolare don Renato e il dott. Enrico Morello che mi sono stati sempre vicino con le preghiere, perché con questa terribile esperienza, io e i miei genitori siamo riusciti a gestirla con tanta forza, grazie anche alla fede in Dio. Il 19 Agosto sono stata dimessa in attesa della disponibilità di un organo che mi permettesse di continuare a vivere. Il 9 Settembre alle 15:30 è arrivata quella così tanto attesa telefonata e così sono andata di corsa in ospedale. Lì ho conosciuto Teresa, anche lei chiamata per il trapianto. Durante la sera, dottori e infermieri della terapia intensiva, sono venuti a salutarmi e questo mi ha incoraggiata ancora di più.
Alle 6,30 l’infermiera mi ha accompagnato in sala operatoria, dove per dare forza ai miei genitori, sono entrata sorridendo.
Il Professor Salizzoni e la sua equipe hanno portato a termine il delicato intervento con successo e mi sono risvegliata la sera stessa in rianimazione.
Ora, sono a tornata a casa a respirare l’aria del Matese, e oggi 1°Novembre 2009 ho festeggiato il mio 25° compleanno, è stato sicuramente il più bello della mia vita!
Rivisitando il percorso di questa incredibile avventura ho imparato a valutare più a fondo i miei familiari, parenti, amici e conoscenti, apprezzare il bene che mi vogliono.
A Vinchiaturo l’intero popolo con don Nico ha pregato a lungo per me. Un enorme pensiero è sempre rivolto all’angelo e ai familiari che, con l’inestimabile gesto d’amore e solidarietà mi hanno ridato la vita.
Guardando gli immensi boschi del Matese penso che tra poco le foglie cadranno e scenderà la neve ma a primavera tutto si risveglierà per vivere un’altra stagione, ci sarò anch’io e questo solo grazie a tutti quelli che si sono prodigati per me... Grazie, grazie, grazie a tutti.
Avrei molte altre cose da dire, ma mi rendo conto di essermi dilungata troppo, quindi aggiungo soltanto i miei più sinceri auguri di Buon Natale a tutti … con la speranza che il 2010 sia un anno pieno di donazioni. La donazione è vita. Rita Manocchio
martedì 3 luglio 2012
Per chi ancora ha dubbi.......
Questi video che seguono, spero possano dissipare piccoli dubbi che qualcuno di voi ancora ha riguardo la donazione guardateli non vi ruberanno molto tempo.
Mariantonietta
Quella che posto adesso è la storia di Mariantonietta (un angelo donatore) raccontata dalla sorella Carla....io posso solo dire
grazie a quest'angelo per il suo dono d'amore:
Vorrei raccontare la storia di mia sorella Andy come la chiamavo io amorevolmente.
Era giorno 10 ottobre 2006 mattina, suona il telefono, era mia sorella che mi comunica di essere
passata in ospedale per il ritiro della risonanza di controllo che aveva fatto. La sua voce era serena ma
il sangue mi gelò nelle vene perché una sensazione forte assalì il mio corpo. Mi disse che secondo lei la
sua patologia (astrocitoma) era peggiorata . Leggendomi telefonicamente il referto medico capì subito
che era il momento di prepararci al peggio. Volle parlare di quando lei non ci sarebbe più stata, voleva
farmi promettere che mi sarei presa cura io delle sue due figlie di 3 e di 9 anni. Non potevo fare questa
promessa perché avevano un padre e non era giusto separare le bambine da lui e poi non me l’avrebbe mai
permesso. Non potevo piangere al telefono lei non voleva che ci disperassimo poiché il suo pensiero era
quello che tutti dobbiamo morire e tutti lasceremo questa terra, a lei era toccato di lasciarla a solo 34 anni
ed era pronta ad accettarla. Il giorno dopo mi arriva la telefonata da mio cognato che in modo sereno mi
comunica che mia sorella era stata portata in ospedale perché non si era sentita bene. Aspetto notizie più
chiare fino a notte fonda per partire, ancora una volta toccava a me comunicare ai miei genitori la notizia di
tenersi pronti a partire. Finalmente la notizia che lei stava bene e che si era ripresa nulla da preoccuparsi.
12 Ottobre 2006 ore 07:00
Squilla il telefono, la frase preparatoria: Non so cosa è successo a tua sorella ci sono un sacco di medici
intorno a lei, ti faccio sapere più tardi.
Ore 07:30 ancora il telefono che squilla.
‘’Antonietta non c’è più’’. In un secondo come in un film ho ripercorso la vita insieme con lei, sentì per
un attimo il cuore fermarsi e con un urlo disumano capì che lei non c’èra più che non l’avrei più rivista e
sentita, ero rimasta senza mia sorella. Non riuscendo più a parlare riagganciai il telefono . Ora era ancora
più dura della volta scorsa che comunicai ai miei genitori che la loro figlia aveva un tumore celebrale.
Ora dovevo comunicare che la loro figlia era volata in cielo con un bel paio d’ali dorate. Ho capito che
un genitore percepisce subito quando il proprio figlio passa un pericolo, infatti piangendo dissi a mio
padre :dov’è mamma? Avevano capito tutto, ora lei non c’èra più. Il mio cuore non sentiva il distacco
completo una voce in fondo al cuore mi sussurrava che lei era ancora viva. Ritelefonai a mio cognato
chiedendo la smentita di quello che lui mezzora prima mi aveva detto, non potevo credere che lei era
morta, non così.
Infatti, il mio intuito non mi aveva tradito: era in coma irreversibile. Ora cercare un volo per arrivare a
Ravenna sarebbe stato un’impresa, ma fu una fortuna trovarlo subito. Arrivati in ospedale, al reparto di
rianimazione e vederla dal monitor tutta intubata fu uno shock per tutti. Chiedemmo di far intervenire
il cappellano dell’ospedale, doveva avere l’estrema unzione. Fu allora che il medico ci chiese il consenso
a espiantare gli organi. Insieme io e i miei genitori senza pensarci dicemmo si, ma quel si doveva essere
detto dal marito. Lui stesso ci ricordò che mia sorella avrebbe voluto così poiché ne parlava sempre. A lei
una volta morta non sarebbero serviti i suoi organi e che era un peccato farli marcire sotto terra, quando
poteva salvare la vita a qualcuno. Allora il si fu completo e quando l’attività celebrale( ore 20:00 del 12/
10/2006) si spense allora l’osservazione iniziò. Un’equipe dagli ospedali Riuniti di Bergamo vennero per il
cuore, per il fegato invece da Bologna. Espianto avvenuto tra la notte del 12 e 13 ottobre 2006 all’ospedale
di Ravenna. Sono stati prelevati e trapiantati il fegato e il cuore che hanno salvato la vita a due persone,
rispettivamente un uomo che nel 2006 aveva 50 anni e una persona (non siamo a conoscenza del sesso
poiché è stata trapiantata in Lombardia) che oggi ha 45 anni. Entrambi stanno molto bene e, grazie al dono
di mia sorella, hanno potuto avere una speranza di vita.
Ora non ci rimane che attendere di poter sapere chi sono queste persone che grazie alla mia Andy possono
ancora assaporare la vita.
Grazie angelo, grazie infinite le tue figlie possono essere orgogliose di aver avuto come madre un angelo capace di donare tanto, ma tanto amore, nonostante il suo male.
grazie a quest'angelo per il suo dono d'amore:
Vorrei raccontare la storia di mia sorella Andy come la chiamavo io amorevolmente.
Era giorno 10 ottobre 2006 mattina, suona il telefono, era mia sorella che mi comunica di essere
passata in ospedale per il ritiro della risonanza di controllo che aveva fatto. La sua voce era serena ma
il sangue mi gelò nelle vene perché una sensazione forte assalì il mio corpo. Mi disse che secondo lei la
sua patologia (astrocitoma) era peggiorata . Leggendomi telefonicamente il referto medico capì subito
che era il momento di prepararci al peggio. Volle parlare di quando lei non ci sarebbe più stata, voleva
farmi promettere che mi sarei presa cura io delle sue due figlie di 3 e di 9 anni. Non potevo fare questa
promessa perché avevano un padre e non era giusto separare le bambine da lui e poi non me l’avrebbe mai
permesso. Non potevo piangere al telefono lei non voleva che ci disperassimo poiché il suo pensiero era
quello che tutti dobbiamo morire e tutti lasceremo questa terra, a lei era toccato di lasciarla a solo 34 anni
ed era pronta ad accettarla. Il giorno dopo mi arriva la telefonata da mio cognato che in modo sereno mi
comunica che mia sorella era stata portata in ospedale perché non si era sentita bene. Aspetto notizie più
chiare fino a notte fonda per partire, ancora una volta toccava a me comunicare ai miei genitori la notizia di
tenersi pronti a partire. Finalmente la notizia che lei stava bene e che si era ripresa nulla da preoccuparsi.
12 Ottobre 2006 ore 07:00
Squilla il telefono, la frase preparatoria: Non so cosa è successo a tua sorella ci sono un sacco di medici
intorno a lei, ti faccio sapere più tardi.
Ore 07:30 ancora il telefono che squilla.
‘’Antonietta non c’è più’’. In un secondo come in un film ho ripercorso la vita insieme con lei, sentì per
un attimo il cuore fermarsi e con un urlo disumano capì che lei non c’èra più che non l’avrei più rivista e
sentita, ero rimasta senza mia sorella. Non riuscendo più a parlare riagganciai il telefono . Ora era ancora
più dura della volta scorsa che comunicai ai miei genitori che la loro figlia aveva un tumore celebrale.
Ora dovevo comunicare che la loro figlia era volata in cielo con un bel paio d’ali dorate. Ho capito che
un genitore percepisce subito quando il proprio figlio passa un pericolo, infatti piangendo dissi a mio
padre :dov’è mamma? Avevano capito tutto, ora lei non c’èra più. Il mio cuore non sentiva il distacco
completo una voce in fondo al cuore mi sussurrava che lei era ancora viva. Ritelefonai a mio cognato
chiedendo la smentita di quello che lui mezzora prima mi aveva detto, non potevo credere che lei era
morta, non così.
Infatti, il mio intuito non mi aveva tradito: era in coma irreversibile. Ora cercare un volo per arrivare a
Ravenna sarebbe stato un’impresa, ma fu una fortuna trovarlo subito. Arrivati in ospedale, al reparto di
rianimazione e vederla dal monitor tutta intubata fu uno shock per tutti. Chiedemmo di far intervenire
il cappellano dell’ospedale, doveva avere l’estrema unzione. Fu allora che il medico ci chiese il consenso
a espiantare gli organi. Insieme io e i miei genitori senza pensarci dicemmo si, ma quel si doveva essere
detto dal marito. Lui stesso ci ricordò che mia sorella avrebbe voluto così poiché ne parlava sempre. A lei
una volta morta non sarebbero serviti i suoi organi e che era un peccato farli marcire sotto terra, quando
poteva salvare la vita a qualcuno. Allora il si fu completo e quando l’attività celebrale( ore 20:00 del 12/
10/2006) si spense allora l’osservazione iniziò. Un’equipe dagli ospedali Riuniti di Bergamo vennero per il
cuore, per il fegato invece da Bologna. Espianto avvenuto tra la notte del 12 e 13 ottobre 2006 all’ospedale
di Ravenna. Sono stati prelevati e trapiantati il fegato e il cuore che hanno salvato la vita a due persone,
rispettivamente un uomo che nel 2006 aveva 50 anni e una persona (non siamo a conoscenza del sesso
poiché è stata trapiantata in Lombardia) che oggi ha 45 anni. Entrambi stanno molto bene e, grazie al dono
di mia sorella, hanno potuto avere una speranza di vita.
Ora non ci rimane che attendere di poter sapere chi sono queste persone che grazie alla mia Andy possono
ancora assaporare la vita.
Grazie angelo, grazie infinite le tue figlie possono essere orgogliose di aver avuto come madre un angelo capace di donare tanto, ma tanto amore, nonostante il suo male.
Per Bea
Il video che vedrete è stato realizzato dal nostro amico Carmelo per Bea, la quale ha messo sia le immagini che le parole. Grazie Carmelo
Iscriviti a:
Post (Atom)