Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
mercoledì 11 luglio 2012
Tradimento
Per chi ha già visitato il mio blog, sicuramente ricorda il viso di questa piccola forza della natura di nome Silvia. Silvia ha solo 7 anni ed ha assolutamente bisogno per continuare a vivere di un secondo trapianto di fegato, avendo la vena porta otturata. Questo le provoca emmoragie continue e quindi l'emoglobina scende ai minimi termini, per usare un termine matematico. Non ha più vene che non si rompino, perciò farle le trasfusioni diventa problematico eppure e sempre allegra, gioca, salta con gli aghi nelle vene è una piccola grande donnina. Questa tigrotta(cosi la chiamo io)urge del trapianto e questa volta il fegato deve essere di un donatore bambino. Bene la cosa assurda è che all'Ismett, a Palermo, dove è stata sempre in cura e dove conoscono bene la sua storia, i medici che avevano in un primo tempo deciso di metterla in lista d'attesa; premetto che le hanno fatto tutti gli esami, alcuni molto invasivi tipo la colonscopia,per entrare in lista ieri sera hanno detto alla madre che non se la sentono di rifare il trapianto perchè Silviettapotrebbe morire sotto i ferri. Praticamente l'hanno condannata a morte sicura, ho una rabbia adosso, uno sconforto che avrei voglia di andare a Palermo e incazzarmi come una iena. Mi chiedo perchè????? se non la trapiantano ha pochi mesi di vita, se la trapiantano potrebbe morire sotto i ferri, va bene ma a questo punto tanto vale rischiare. Silvia è forte, tantoha una voglia di vivere che è più forte della sua stessa malattia, quante volte, tante l'hanno data per spacciata e lei invece ha stupito tutti riprendendosi alla grande. Potrebbe e deve succedere anche ora, anche durante il trapianto può superarlo ma......nessun medico dell'Ismett vuole rischiare e questo la condanna.Nessuno però di quei luminari si mette solo per un secondo nei panni dei genitori di Silvia, della mamma che non la lascia un istante e che di colpo ha perso l'unica speranza che aveva, del padre che ogni settimana va da Taranto a Palermo per poter stare con la sua bimba, portandosi insieme il fratellino Marco.....bastasse che si mettessero in quei panni e son sicura che cambierebbero idea e la trapianterebbero subito, senza perdere altro tempo. Noi del gruppo "amici di Silvia" stiamo cercando di aiutarli come possiamo, confortandoli e molti di noi pregano la Madonna che l'aiuti, tutti vogliamo bene a Silvia e tutti speriamo che succeda qualcosa di positivo, magari un angioletto donatore arriva con il suo amore....ma bisogna trovare un chirurgo bravo disposto a rischiare il tutto pur di cercar di salvarle la vita......che nostra Madre Celeste ci dia una mano e avanti tuttaaaaaaaaaaaaaaaaaa (il motto del gruppo). Per terminare non mi resta che dire a Stefano e Simona di non mollare, di continuare a lottare per la loro piccola e di non perdere la speranza mai.....
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