Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
venerdì 29 giugno 2012
Per te amica mia
Per te Bea, questo video è tutto per te, perchè tu continui a non arrenderti, a non mollare a continuare a lottare, anche se so che è dura: Forza... ricorda un angelo arriverà anche per te.... per ora accontentati degli angeli senza ali che hai accanto e che siamo noi:i tuoi amici.....Ti voglio bene
Beatrice
Questa signora che vedete qui sdraiata si chiama Beatrice, io la chiamo Bea, ed è un donna stupenda. Bea è una mia carissima amica, una donna taciturna, non parla molto è di Napoli ed è in attesa di un trapianto di rene.
Certo non è l'unica, ma lei attende da 8 anni......8 anni di calvario....8 anni legata ad una macchina per vivere.Eppure non si lamenta mai, da coraggio agli altri, il suo motto è non mollare mai, non potete nemmeno immaginare quanta forza ha dato anche a me e quante volte quando per un po' di tempo non la vedo su fb spero sia stata chiamata per il trapianto....invece magari ha solo il pc che non va. L'hanno chiamata 3 volte, ma tutte 3 le volte come riserva e tutte 3 le volte lei è tornata a casa, contenta però che al primario (chiamiamolo cosi quello prima di lei) era andato tutto bene. Ora Bea non sta molto bene ha dolori alle gambe per la dialisi ed ha avuto anche una trombosi al braccio dove la effettua, potete immaginare la sofferenza nel farla, per non parlare del fatto che è ormai arrivato il caldo e vivere potendo bere solo mezzo litro d'acqua in tutta la giornata è atroce.Non può mangiare frutta , tranne mele e pere, perchè il resto contiene o troppa acqua come l'anguria o molto potassio , che lei deve tenere a bada, non può mangiare brodi... ma solo minestre asciutte che ti portano a bere di più; eppure se ci parlo la prima cosa che fa è chiedermi come sto.....come sto io!!! Io che ormai sono rinata.... e poche sono le volte che l'ho sentita dire ho sete.... ma tutte le volte che lo dice mi metto nei suoi panni e mi si stringe il cuore potessi prenderei il suo posto anche solo per 24 ore... in modo da farla bere quanto vuole. So che significa aver sete e non poter bere, anoi succede dopo il trapianto e specialmente quando fai la bipap, ti si secca la gola le labbra e puoi solo bagnarle appena o sciogliere un cubetto di ghiaccio in bocca; ma almeno di idratano con le flebo, a lei no, invece, perciò alla fine per mancanza di acqua hai dolori a tutta la muscolatura, ma se bevi di più è peggio perchè ti si riempiono i polmoni di acqua. Mi chiedo quando finirà questo martirio.......e tutto questo perchè tanta ma tantissima gente preferisce che gli organi dei propri defunti vengano mangiati dai vermi e non espiantati per poter salvare altre vite.Questo mi fa rabbia, ma la donazione è un gesto d'amore puro e solo chi ha un cuore che ama e che conosce la sofferenza può nel momento più atroce della sua esistenza dire quel benedetto Si. Io vorrei che almeno chi ancora è indeciso ci pensasse.....si mettesse un secondo nei panni di chi ha bisogno di un angelo per vivere... forse quel Si uscirebbe spontaneamente e pensate che non sono solo gli adulti ad aver bisogno di organi...ma ci sono anche tanti bambini ed alcuni non c'è la fanno solo perchè chi poteva non ha detto Si.PENSATECI......
Certo non è l'unica, ma lei attende da 8 anni......8 anni di calvario....8 anni legata ad una macchina per vivere.Eppure non si lamenta mai, da coraggio agli altri, il suo motto è non mollare mai, non potete nemmeno immaginare quanta forza ha dato anche a me e quante volte quando per un po' di tempo non la vedo su fb spero sia stata chiamata per il trapianto....invece magari ha solo il pc che non va. L'hanno chiamata 3 volte, ma tutte 3 le volte come riserva e tutte 3 le volte lei è tornata a casa, contenta però che al primario (chiamiamolo cosi quello prima di lei) era andato tutto bene. Ora Bea non sta molto bene ha dolori alle gambe per la dialisi ed ha avuto anche una trombosi al braccio dove la effettua, potete immaginare la sofferenza nel farla, per non parlare del fatto che è ormai arrivato il caldo e vivere potendo bere solo mezzo litro d'acqua in tutta la giornata è atroce.Non può mangiare frutta , tranne mele e pere, perchè il resto contiene o troppa acqua come l'anguria o molto potassio , che lei deve tenere a bada, non può mangiare brodi... ma solo minestre asciutte che ti portano a bere di più; eppure se ci parlo la prima cosa che fa è chiedermi come sto.....come sto io!!! Io che ormai sono rinata.... e poche sono le volte che l'ho sentita dire ho sete.... ma tutte le volte che lo dice mi metto nei suoi panni e mi si stringe il cuore potessi prenderei il suo posto anche solo per 24 ore... in modo da farla bere quanto vuole. So che significa aver sete e non poter bere, anoi succede dopo il trapianto e specialmente quando fai la bipap, ti si secca la gola le labbra e puoi solo bagnarle appena o sciogliere un cubetto di ghiaccio in bocca; ma almeno di idratano con le flebo, a lei no, invece, perciò alla fine per mancanza di acqua hai dolori a tutta la muscolatura, ma se bevi di più è peggio perchè ti si riempiono i polmoni di acqua. Mi chiedo quando finirà questo martirio.......e tutto questo perchè tanta ma tantissima gente preferisce che gli organi dei propri defunti vengano mangiati dai vermi e non espiantati per poter salvare altre vite.Questo mi fa rabbia, ma la donazione è un gesto d'amore puro e solo chi ha un cuore che ama e che conosce la sofferenza può nel momento più atroce della sua esistenza dire quel benedetto Si. Io vorrei che almeno chi ancora è indeciso ci pensasse.....si mettesse un secondo nei panni di chi ha bisogno di un angelo per vivere... forse quel Si uscirebbe spontaneamente e pensate che non sono solo gli adulti ad aver bisogno di organi...ma ci sono anche tanti bambini ed alcuni non c'è la fanno solo perchè chi poteva non ha detto Si.PENSATECI......
lunedì 25 giugno 2012
tristezza e speranza
Una foto straziante, che mi ha commosso e fatto piangere. :'(
Due genitori che baciano per l'ultima volta la morte della propria bambina.
Se vi state chiedendo perché tutti i medici nella foto sono in un atteggiamento di inchino è perchè in meno di un'ora, due bambini piccoli nella stanza accanto potranno vivere grazie al rene e al fegato che la bambina ha donato.
Mi inchino anch'io a questi genitori che nel dolore più straziante hanno donato amore puro e vita.....questo per farvi capire la storia che viene dopo
Silvietta
Silvia è una bambina solare, forte, coraggiosa ed ha solo 7 anni ed è in lista d'attesa per il suo secondo trapianto di fegato, visto che il primo che era uno split fatto quando era molto piccola, adesso non va più bene. Si è otturata la vena porta e Silvia ha continue emorragie, l'emoglobina scende ai minimi termini e lei esce ed entra dagli ospedali, ma non si arrende la mia tigrotta, ha una forza d'animo che non potete immaginare, è una guerriera attaccata alla vita, anche se la sua di vita fin'ora non è stata benevola. Ora per Silvia il secondo trapianto deve essere pediatrico(ci vuole il fegato di un bambino). Lo so è atroce pensare alla morte di un bambino per salvarne un'altra, ma purtroppo le morti succedono due dei nostri angeli donatori sono bambini Luca e Andrè e i loro genitori hanno pensato di donare la vita ad altri bambini e non lasciare che la morte dei loro piccoli sia stata vana. Tutti ormai viviamo con il fiato sospeso aspettando che arrivi la famosa telefonata dall'Ismett di Palermo.... ed ora qui di seguito vi posto cio che scrisse il padre tempo fa durante uno dei soliti ricoveri di Silvietta:
• sono le 3 e qualcosa...
steso affianco alla mia bambina non riesco e non voglio dimenticare due immagini.
La prima e' quella del piedino destro di Silvia, ancora storto mentre si trascina al suolo nel tentativo di portarla ancora un passo in avanti, e poi un altro, e poi un altro ancora.
Strano come un'immagine di speranza possa comunque essere tragica e straziante, per un papa' che rivede e sogna la sua bimba mentre balla e corre. Ma va bene cosi'. Ora Silvia deve uscire da qui e rinforzarsi, per sostenere al meglio la grande battaglia.
Al meglio....
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.
Al meglio....
Con quel suo corpicino martoriato.
Ce la faremo amore mio. Ce la faremo.
La seconda cosa a cui non riesco a smettere di pensare e' piu' dolce, e mitiga l'angoscia.
Ieri sera e' stata lei a dire che voleva dormire col papa'.
E' la prima volta in due mesi, mi sa che mi ha promosso in serie A.
Cerco di focalizzare il pensiero su questa cosa qui, mi aiuta a controllare la paura.
Si, la paura.
Non sono un temerario.
Sono un papa' terrorizzato, che pero' ha imparato a dominare questa paura che lo corrode da dentro; che sa che questa sporca guerra va combattuta, e anche presto.
E allora avanti, cazzo.
Testa alta, un respiro forte.
Non senti i vecchi muscoli che ancora guizzano?
Forza papa', forza mamma, e...si, forza Marco.
Alla carica.
15 marzo
• BOLLETTINO DI PACE
La guerra scoppiò all'improvviso.
Sembrava una scaramuccia da poco, e invece era un buco nero.
La discesa verso l'abisso è stata improvvisa e in almeno due occasioni abbiamo rischiato di perdere Silvia,
luce degli occhi miei, amore assoluto.
Come si può descrivere uno di quei momenti? Non lo so, giuro non lo so.
Sentir pronunciare certe parole, vedere certe teste scuotersi di...Visualizza altro
15 marzo
• buongiorno Amici,
ieri Silvia ha vissuto un pomeriggio normalissimo.
E qui sta il bello.
Al suo arrivo il cagnone Ciro l'aspettava sculettando come un forsennato.
Si e' guardata intorno con aria sognante...le cose sue...le piante.
In silenzio.
Poi, piano piano, e' entrata in salotto.
Il monopattino (di Hallo Kitty - e di chi, se no'?)...
Presto.
Un nanosecondo e c'era sopra.
...
Di Tutti gli scritti di Stefano Russo ,dall'inizio del gruppo di Silvia
7 maggio 20.44.12
Amiche, amici.
E' un momento delicato.
La mia bimba, nonostante tutto, e' sempre la straordinaria creatura che conoscete.
Io sono a Taranto perché qualcosa la dovro' pur tentare di fare, per tirare la carretta.
Ma il mio posto non e' qui.
Presto carico in macchina quel meraviglioso angioletto di nome Marco, e corro lì.
A volte penso che sotto pelle abbia le alucce, creatura cel...estiale.
Non e' di questo mondo, Marco.
E' un piccolo miracolo venuto in questa casa per donarci la sensazione di essere quasi normali.
Non so quando tutto questo finira'.
Una vocina dentro mi dice che una forza della natura come Silvia abbia il solo scopo su questa terra di dimostrarci fino a che punto si può sconfiggere ogni paura, ogni pronostico.
Quella vocina mi dice che se qualcuno balla e salta con l'emoglobina a 5, può fare davvero di tutto.
Ora ancora non so che razza di destino vivremo nei prossimi giorni. So che a Palermo ci sono professionisti capaci, che sanno cosa e' in gioco e con che razza di bestia devono confrontarsi.
Non so cosa accadra', dicevo.
Ma so che non ci farete mancare il pieno di energia a cui ci avete abituati.
• sono le 3 e qualcosa...
steso affianco alla mia bambina non riesco e non voglio dimenticare due immagini.
La prima e' quella del piedino destro di Silvia, ancora storto mentre si trascina al suolo nel tentativo di portarla ancora un passo in avanti, e poi un altro, e poi un altro ancora.
Strano come un'immagine di speranza possa comunque essere tragica e straziante, per un papa' che rivede e sogna la sua bimba mentre balla e corre. Ma va bene cosi'. Ora Silvia deve uscire da qui e rinforzarsi, per sostenere al meglio la grande battaglia.
Al meglio....
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.
Al meglio....
Con quel suo corpicino martoriato.
Ce la faremo amore mio. Ce la faremo.
La seconda cosa a cui non riesco a smettere di pensare e' piu' dolce, e mitiga l'angoscia.
Ieri sera e' stata lei a dire che voleva dormire col papa'.
E' la prima volta in due mesi, mi sa che mi ha promosso in serie A.
Cerco di focalizzare il pensiero su questa cosa qui, mi aiuta a controllare la paura.
Si, la paura.
Non sono un temerario.
Sono un papa' terrorizzato, che pero' ha imparato a dominare questa paura che lo corrode da dentro; che sa che questa sporca guerra va combattuta, e anche presto.
E allora avanti, cazzo.
Testa alta, un respiro forte.
Non senti i vecchi muscoli che ancora guizzano?
Forza papa', forza mamma, e...si, forza Marco.
Alla carica.
15 marzo
• BOLLETTINO DI PACE
La guerra scoppiò all'improvviso.
Sembrava una scaramuccia da poco, e invece era un buco nero.
La discesa verso l'abisso è stata improvvisa e in almeno due occasioni abbiamo rischiato di perdere Silvia,
luce degli occhi miei, amore assoluto.
Come si può descrivere uno di quei momenti? Non lo so, giuro non lo so.
Sentir pronunciare certe parole, vedere certe teste scuotersi di...Visualizza altro
15 marzo
• buongiorno Amici,
ieri Silvia ha vissuto un pomeriggio normalissimo.
E qui sta il bello.
Al suo arrivo il cagnone Ciro l'aspettava sculettando come un forsennato.
Si e' guardata intorno con aria sognante...le cose sue...le piante.
In silenzio.
Poi, piano piano, e' entrata in salotto.
Il monopattino (di Hallo Kitty - e di chi, se no'?)...
Presto.
Un nanosecondo e c'era sopra.
...
Di Tutti gli scritti di Stefano Russo ,dall'inizio del gruppo di Silvia
7 maggio 20.44.12
Amiche, amici.
E' un momento delicato.
La mia bimba, nonostante tutto, e' sempre la straordinaria creatura che conoscete.
Io sono a Taranto perché qualcosa la dovro' pur tentare di fare, per tirare la carretta.
Ma il mio posto non e' qui.
Presto carico in macchina quel meraviglioso angioletto di nome Marco, e corro lì.
A volte penso che sotto pelle abbia le alucce, creatura cel...estiale.
Non e' di questo mondo, Marco.
E' un piccolo miracolo venuto in questa casa per donarci la sensazione di essere quasi normali.
Non so quando tutto questo finira'.
Una vocina dentro mi dice che una forza della natura come Silvia abbia il solo scopo su questa terra di dimostrarci fino a che punto si può sconfiggere ogni paura, ogni pronostico.
Quella vocina mi dice che se qualcuno balla e salta con l'emoglobina a 5, può fare davvero di tutto.
Ora ancora non so che razza di destino vivremo nei prossimi giorni. So che a Palermo ci sono professionisti capaci, che sanno cosa e' in gioco e con che razza di bestia devono confrontarsi.
Non so cosa accadra', dicevo.
Ma so che non ci farete mancare il pieno di energia a cui ci avete abituati.
Penso che non serva aggiungere altro se non far capire che per donare gli organi non c'è età......
Ed ecco le foto dei nostri angeli più piccoli.
venerdì 22 giugno 2012
Grazie della visita
Grazie per la visita al mio blog, ma grazie infinite ai parenti dei nostri angeli donatori, e ai nostri angeli:Anthony,Davide,
Marco,Danilo,Raffaele,Roby,Roberto,Franco,Gian-ni,Mauro,Lina,Bice,Mariantonietta,Francesca,i piccoli Luca e Andrè e a tutti gli altri, compreso il mio, dei quali non conosco i nomi, ma non per questo sono meno importanti. Grazie Angeli miei siete tutti mel mio cuore.
Per saperne di più
Donazione e trapianto organi
UN ORGANO A CHI LO ASPETTA ....PER NON MORIRE
DONAZIONE DI ORGANI
PERCHÉ DONARE Perché prelevando organi e tessuti da una persona deceduta
è possibile salvare la vita a qualcun altro o rendere migliore
l'esistenza di malati afflitti da patologie gravemente invalidanti.
Perché proprio io
Spesso evitiamo questa domanda,
ritenendo il trapianto una possibilità estranea alla nostra vita.
Ognuno di noi potrebbe un giorno avere bisogno
di essere curato con un trapianto.
Ognuno di noi può scegliere oggi di essere donatore di organi.
COSA DONARE. E' possibile donare sia organi che tessuti?
Organi: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino.
Tessuti: pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee,
valvole cardiache e vasi sanguigni.
QUANDO DONARE.
Tutti siamo potenziali donatori,
ma diventiamo tali solo nel momento in cui il nostro cervello
ha perso la capacità di funzionare a causa di lesioni irreversibili
provocate da emorragie, traumi cranici, aneurismi etc.
E' lo stato che viene definito "morte encefalica":
il cervello non è più in grado di inviare messaggi al resto del corpo
per farlo funzionare.
Si può decidere a chi donare i propri organi?
No. Gli organi vengono assegnati ai pazienti
in lista d'attesa in base all'urgenza e alla compatibilità clinica
e immunologia del donatori
I pazienti devono pagare per ricevere un organo?
ASSOLUTAMENTE NO! I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario
Nazionale.
Inoltre è illegale comprare e vendere organi umani:
la donazione è sempre gratuita e anonima.
Come cambia la vita dei trapiantati?
Dopo l'operazione e un periodo di riabilitazione
possono riprendere a lavorare, viaggiare, fare sport.
I soggetti in età fertile possono avere figli,
le giovani donne trapiantate possono portare a termine una gravidanza.
Ormai i casi di rigetto sono sempre più rari
e controllabili grazie ai farmaci.
La mia religione mi permette di donare?
Quasi tutte le religioni,
con pochissime eccezioni, non solo permettono,
ma anzi incoraggiano la donazione degli organi.
COME DIVENTARE DONATORI
La dichiarazione della volontà di donare gli organi
è regolamentata dalla legge n.91 del 1 aprile 1999
e dal decreto ministeriale dell'8 aprile 2000.
L'art 4 della legge n.91/99 introduce il principio
del silenzio-assenso,in base al quale a ogni cittadino maggiorenne
viene chiesto di dichiarare la propria volontà
sulla donazione dei propri organi e tessuti,
dopo essere stato informato che la mancata dichiarazione di volontà
è considerata quale assenso alla donazione.
Tale principio non è ancora in vigore.
In questa fase transitoria,
prima dell'applicazione del silenzio-assenso,
la manifestazione della volontà
è regolamentata dall'art. 23 della stessa legge
(disposizioni transitorie)
che introduce il principio del consenso o del dissenso esplicito.
A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l'obbligo)
di esprimere la propria volontà
in merito alla donazione dei propri organi.
Attualmente queste sono le possibilità per esprimere la volontà
1) una dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé
con i propri documenti.
A questo proposito il Decreto legislativo
8 aprile 2000 ha stabilito che qualunque nota scritta
che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà
(positiva o negativa), numero di un documento di identità,
data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione;
2) la registrazione della propria volontà presso la ASL di riferimento
o il medico di famiglia;
3) la compilazione del tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità
nel maggio del 2000 che deve essere.
conservato insieme ai documenti personali;
4) l'atto olografo o la tessera di una delle associazioni
di volontariato della donazione o di pazienti.
Presso le strutture del Servizio Sanitario nazionale,
i Centri di dialisi ed i CENTRI REGIONALI TRAPIANTI
si potranno avere tutti gli approfondimenti
e le modalità di donazione relativi ai trapianti
di rene, pancreas, cuore,fegato, tessuti,
midollo osseo e sangue del cordone ombelicale
ed ogni altro approfondimento anche su argomenti correlati.
Le Associazioni di volontariato che si occupano dei vari problemi
connessi alla donazione ed al trapianto
sono presenti e attive sul territorio regionale
e vi aiuteranno a capire e scegliere il giusto modo
ed il percorso per dare la vostra umana solidarietà.
LA DONAZIONE DEGLI ORGANI
Donare gli organi significa
acconsentire al fatto che, dopo la morte,
alcuni organi ancora vitali
siano prelevati dal cadavere per essere trapiantati
ad ammalati gravi che ne hanno necessità per poter continuare a vivere. Si può essere donatore dopo la morte se in vita si è espressa volontà in tal senso, oppure, anche, in caso di mancanza di tale espressione, se la famiglia (il coniuge non separato o il convivente more uxorio o, in mancanza, i figli maggiori di età o, in mancanza di questi ultimi, i genitori) non si oppone al prelievo degli organi. Gli organi non si possono prelevare a chi in vita ha espresso parere negativo in proposito. Si può essere donatore vivente, previo accertamento del giudice che escluda il fine di lucro, solo per alcuni organi o tessuti particolari la cui mancanza non è compromettente per il donatore (ad esempio nel caso di un rene perché ce ne sono due).
NON ESISTONO LIMITI D'ETÀ PER ESSERE DONATORE.
GLI ORGANI CHE SI POSSONO PRELEVARE A SCOPO DI TRAPIANTO
Teoricamente si possono prelevare tutti gli organi, ad eccezione
dell'ENCEFALO (cervello), che non è un organo,
ma la sede del nostro essere persona e delle GONADI (ovaio, testicolo) che contengono il nostro patrimonio genetico. Attualmente gli organi più spesso prelevati sono i reni, il fegato, il cuore, i polmoni e il pancreas, mentre i tessuti prelevati sono innanzitutto le cornee e talvolta segmenti ossei, vascolari, valvole cardiache e cute.
IL TRAPIANTO
Il trapianto è per molte persone gravemente malate
l'unica azione terapeutica in grado di offrire un'aspettativa
di sopravvivenza ed una qualità di vita vicine alla normalità e,
in moltissimi casi, l'unico modo per sfuggire ad una morte prematura.
Le attività di prelievo e di trapianto sono estremamente complesse,
molto più di quelle relative ad un intervento chirurgico e,
per questo motivo, devono essere svolte da un grande numero
di specialisti che lavorano insieme e coinvolgono tutto l'ospedale.
Gli ospedali, inoltre,
data l'importanza e la complessità di queste attività,
possono eseguire trapianti solo dopo avere ottenuto
un'autorizzazione del Ministero della Sanità.
Il processo che conduce all'intervento di trapianto
si articola in diverse fasi:
1. diagnosi e cura dei riceventi in attesa
2. gestione delle liste d'attesa secondo criteri
condivisi e trasparenti
3. diagnosi e cura del futuro donatore
in rianimazione e accertamento collegiale della morte
4. prelievo degli organi nell'ospedale che ha trattato il donatore
5. individuazione dei riceventi dalla lista d'attesa
e loro preparazione al trapianto
6. analisi, conservazione, trasporto e attribuzione degli organi
7. trapianto dei singoli organi
8. cura postoperatoria dei trapianti e loro riabilitazione
Oggi la trapiantologia ha assunto un'importanza
sempre crescente e viene praticata, in assoluta sicurezza,
dalle strutture ospedaliere specializzate.
Il problema maggiore che concerne i trapianti,
dunque, non è da ricercare nelle strutture ospedaliere
abilitate ad effettuarli, ma nella mancanza di organi.
Tale carenza, in molti casi è determinata da timori ingiustificati
nei confronti della donazione:
non tutti ad esempio sanno che,
UNA VOLTA ACCERTATA LA MORTE CEREBRALE,
cioè una volta morto il cervello,
DIVENTIAMO CADAVERE SENZA NESSUNA POSSIBILITÀ DI TORNARE IN VITA.
A QUEL PUNTO SI VA COMUNQUE IN OBITORIO,
O DIRETTAMENTE OPPURE PASSANDO PRIMA DALLA SALA OPERATORIA
PER IL PRELIEVO DI ORGANI.
In nessuno dei due casi bisogna temere incertezze
o sbagli da parte dei medici che esaminano
il corpo perché esistono dei criteri precisi e sicuri
di accertamento della morte.
Oggi si trapiantano con successo molti organi
di estrema utilità e necessità,
basti pensare al cuore, al rene, ai polmoni, al fegato;
in alcuni casi il trapianto riguarda più di un organo,
ad esempio il cuore e i polmoni insieme,
il pancreas e un rene e così via.
QUANDO È POSSIBILE CHE UN INDIVIDUO POSSA ESSERE DONATORE
E QUANDO PUO' ESSERE RICEVENTE?
È comprensibile che ognuno di noi
s'immagini sempre nella situazione di donatore
e mai in quella di ricevente perché,
mentre la morte è una realtà che prima o poi accadrà,
anche se non è piacevole parlarne,
tutti sperano di non ammalarsi di quelle orribili malattie
che li costringerebbero a sottoporsi a trapianto.
Ma è più probabile ritrovarsi ad avere bisogno
di un organo quanto non lo sia morire
nelle condizioni che consentono di donarlo.
PER CIASCUNO DI NOI LE PROBABILITÀ DI
AVERE BISOGNO DI UN TRAPIANTO SONO
CIRCA QUATTRO VOLTE MAGGIORI DI QUELLE DI
DIVENTARE POTENZIALE DONATORE.
Da questo punto di vista,
il rifiutarsi alla donazione
appare come un atto singolare di autolesionismo collettivo,
soprattutto se si considera che non ci sono vie d'uscita alternative,
non esiste nessun provvedimento legislativo o assistenziale
che possa sostituire la donazione
CHE COSA SIGNIFICA MORIRE?
LA MORTE LA CESSAZIONE IRREVERSIBILE DI TUTTE LE FUNZIONE DELL'ENCEFALO
(CERVELLO).
Non basta dire che il cuore ha cessato di battere
o che una persona ha smesso di respirare
perché oggi il respiro e la circolazione del sangue
possono essere mantenuti artificialmente.
Occorre spostare l'attenzione da respiro e cuore "centri di vita",
secondo le credenze antiche,
ad uno specifico organo il cui danno irreversibile,
da solo, costituisce il momento della morte: l'ENCEFALO.
Esiste ovviamente, nella vita quotidiana,
uno stretto legame tra encefalo, respirazione e circolazione;
il cervello, infatti, ha bisogno di cuore e polmoni per vivere
e c'è un rapporto fisiologico molto stretto che
unisce questi tre organi tra loro e determina
il mantenimento della vita.
Tuttavia, è l'encefalo a rappresentare
il vero motore dell'esistenza umana
ed è la morte dell'encefalo la reale morte dell'individuo.
COME SI ACCERTA LA MORTE?
Fondamentalmente in due modi:
tramite criteri cardiaci e neurologici.
Nel primo caso i medici eseguono un elettrocardiogramma per 20 minuti:
se per 20 minuti il cuore è stato fermo
si ha la certezza che il cervello è morto
per mancanza di flusso sanguigno.
Nel secondo caso, come previsto dalla legge,
TRE MEDICI SPECIALISTI, UN RIANIMATORE, UN NEUROFISIOLOGO
E UN MEDICO LEGALE, NOMINATI DALLA DIREZIONE SANITARIA,
ACCERTANO DIRETTAMENTE CON ESAMI E STRUMENTI LA MORTE DEL CERVELLO.
Questa equipe effettua esami
(elettroencefalogramma, angiografia cerebrale, ecc)
protratti PER ALMENO SEI ORE E RIPETUTTI PER TRE VOLTE,
AL TERMINE DEI QUALI NON C'È POSSIBILITÀ DI ERRORI O DI ABUSI.
CHE DIFFERENZA C'È TRA IL COMA E LA MORTE CEREBRALE?
Esiste una enorme differenza.
La morte cerebrale non è altro che la morte effettiva ed accertata
di un soggetto, dalla quale non si torna indietro:
LA MORTE È UNA DIAGNOSI CERTA.
IL COMA, INVECE, È UNA SITUAZIONE DI GRAVITÀ VARIABILE,
talvolta con poche possibilità di ristabilimento.
QUALI GARANZIE CONTRO IL COMMERCIO DI ORGANI?
Il commercio di organi è un'attività illecita,
un atto criminale, perseguito penalmente.
Non bisogna temere che possa verificarsi
un tale abuso perché IL PROCESSO DI PRELIEVO,
CONSERVAZIONE, TRASPORTO E TRAPIANTO
È SEGUITO SOTTO IL CONTROLLO DELLE DIREZIONI SANITARIE
E COMUNICATO OBBLIGATORIAMENTE ALLA MAGISTRUTURA.
Il Ministero della Sanità concede le autorizzazioni
per le procedure di trapianto e si accerta del
corretto svolgimento delle pratiche.
È impossibile che tutto avvenga clandestinamente.
Inoltre, È SICURO CHE GLI ORGANI NON VENGONO UTILIZZATI
PER GLI ESPERIMENTI, considerata la complessità del meccanismo
di accertamento della morte ed il fatto che ogni fase del
processo di prelievo, trapianto e cure successive dei trapiantati
avvengono in ospedale, con il coinvolgimento di tutto
il personale medico ed infermieristico.
Gli organi prelevati, inoltre,
per raggiungere gli ospedali dove saranno trapiantati ai riceventi,
viaggiano a bordo di mezzi istituzionali e veloci
(automobili, elicotteri o aeroplani degli ospedali,
del 118, dei Carabinieri, dell'Aeronautica Militare).
LA DONAZIONE DI SANGUE È UTILE AI TRAPIANTI?
Certamente sì. I trapianti sono operazioni complesse
che spesso richiedono trasfusioni,
qualche volta anche imponenti,
si può giungere a molte decine di litri di sangue
per un trapianto di fegato.
Donare sangue è quindi importante per sostenere
l'attività di trapianto, come lo è per moltissime
altre attività sanitarie: anche il sangue, come gli organi,
non si fabbrica e la salute di ognuno di noi,
da questo punto di vista, è affidata alla generosità di tutti.
QUAL È L'ASPETTO DELLA SALMA DOPO LA DONAZIONE?
Occorre sgombrare il campo dal timore che il corpo appaia deturpato
o mutilato dopo la donazione poiché,
come per ogni altra operazione chirurgica,
possono restare piccole cicatrici superficiali
ma NON SUBENTRA ALCUNA MUTILAZIONE VISIBILE
e il cadavere si presenta uguale ad ogni altro.
Il prelievo delle cornee non comporta
l'asportazione del bulbo oculare e
l'intervento è simile a quello della rimozione della cataratta,
che non lascia trasparire alcun segno d'incisione.
SI PUÒ SCEGLIERE COSA DONARE?
Né la vecchia, né la nuova legge entrano nel merito della questione.
Da un punto di vista relazionale ed alla luce del fatto
che la personalità di un individuo, la sua unicità,
non risiede in organi specifici, ma è qualcosa di molto più complesso
e immateriale, sembra naturale che acconsentire alla donazione voglia
dire acconsentire per tutti gli organi.
In assenza di indicazione di legge,
comunque, ogni caso può essere valutato singolarmente.
QUALI CONTROLLI SULL'ORGANO DA TRAPIANTARE?
Tutti quelli necessari ed indispensabili ad evitare il rischio di trasmissione di malattie dal donatore al ricevente.
Per fronteggiare tale pericolo,
gli organi prelevabili vengono esaminati
attraverso test radiologici e di laboratorio
per valutarne la funzionalità,
la compatibilità e il loro "stato di salute".
In casi dubbi viene eseguita una biopsia
(esame al microscopio di un pezzetto dell'organo)
al momento del prelievo.
Il donatore stesso è sottoposto ad una serie di accertamenti
per evitare la presenza di malattie infettive trasmissibili
e di tumori. Viene raccolta anche l'anamnesi,
cioè la storia clinica approfondita del potenziale donatore
e vengono esclusi i casi incerti.
La Religione:
Nessuna delle maggiori religioni si oppone manifestamente
alla donazione degli organi.
LA RELIGIONE CATTOLICA accetta i trapianti e la donazione degli organi
è incoraggiata in quanto atto di carità;
la donazione è citata nel catechismo come:
esempio di comportamento solidale e caritatevole.
Il sostegno della Chiesa alla donazione non deve sembrare "tiepido":
in realtà è un sostegno profondo e convinto che, tuttavia,
privilegiando l'aspetto etico della libera donazione di sé,
non assume carattere di prescrizione, ma di proposta.
La religione PROTESTANTE incoraggia e sostiene la donazione
degli organi, quella EBRAICA sostiene che "se è possibile donare
un organo per salvare una vita è obbligatorio farlo".
Le religioni BUDDISTA, INDUISTA, MORMONE, QUACCHERA E
SCIENZA CRISTIANA non prendono posizione e demandano la
decisione al singolo individuo, poiché ritengono che la donazione
sia un fatto del tutto personale,
la cui scelta spetta esclusivamente all'individuo.
La religione ISLAMICA approva la donazione se avviene
da persone che hanno dato in anticipo il loro consenso per iscritto,
a patto che gli organi non vengano conservati bensì subito trapiantati
. Anche i TESTIMONI DI GEOVA ritengono che il trapianto degli organi
sia una decisione che spetta al soggetto interessato e non si oppongono
alla donazione.
Le religioni GRECO ORTODOSSA E AMISH non pongono dichiarate obiezioni
alla donazione e alle procedure che contribuiscono a migliorare
lo stato di salute, ma la prima è contraria alla donazione dell'intero
corpo per la sperimentazione o la ricerca,
mentre la seconda è riluttante se il risultato è incerto.
LA RELIGIONE, quindi, NON È affatto, come alcuni erroneamente credono,
CONTRARIA ALLA DONAZIONE DEGLI ORGANI ed al trapianto e, anzi,
nella maggior parte dei casi sostiene e incoraggia sia la donazione
per il suo intrinseco valore etico, sia i trapianti perché servono
Tuttavia, è l'encefalo a rappresentare
il vero motore dell'esistenza umana
ed è la morte dell'encefalo la reale morte dell'individuo.
COME SI ACCERTA LA MORTE?
Fondamentalmente in due modi:
tramite criteri cardiaci e neurologici.
Nel primo caso i medici eseguono un elettrocardiogramma per 20 minuti:
se per 20 minuti il cuore è stato fermo
si ha la certezza che il cervello è morto
per mancanza di flusso sanguigno.
Nel secondo caso, come previsto dalla legge,
TRE MEDICI SPECIALISTI, UN RIANIMATORE, UN NEUROFISIOLOGO
E UN MEDICO LEGALE, NOMINATI DALLA DIREZIONE SANITARIA,
ACCERTANO DIRETTAMENTE CON ESAMI E STRUMENTI LA MORTE DEL CERVELLO.
Questa equipe effettua esami
(elettroencefalogramma, angiografia cerebrale, ecc)
protratti PER ALMENO SEI ORE E RIPETUTTI PER TRE VOLTE,
AL TERMINE DEI QUALI NON C'È POSSIBILITÀ DI ERRORI O DI ABUSI.
CHE DIFFERENZA C'È TRA IL COMA E LA MORTE CEREBRALE?
Esiste una enorme differenza.
La morte cerebrale non è altro che la morte effettiva ed accertata
di un soggetto, dalla quale non si torna indietro:
LA MORTE È UNA DIAGNOSI CERTA.
IL COMA, INVECE, È UNA SITUAZIONE DI GRAVITÀ VARIABILE,talvolta con poche possibilità di ristabilimento.
QUALI GARANZIE CONTRO IL COMMERCIO DI ORGANI?
Il commercio di organi è un'attività illecita,
un atto criminale, perseguito penalmente.
Non bisogna temere che possa verificarsi
un tale abuso perché IL PROCESSO DI PRELIEVO,
CONSERVAZIONE, TRASPORTO E TRAPIANTO
È SEGUITO SOTTO IL CONTROLLO DELLE DIREZIONI SANITARIE
E COMUNICATO OBBLIGATORIAMENTE ALLA MAGISTRUTURA.
Il Ministero della Sanità concede le autorizzazioni
per le procedure di trapianto e si accerta del
corretto svolgimento delle pratiche.
È impossibile che tutto avvenga clandestinamente.
Inoltre, È SICURO CHE GLI ORGANI NON VENGONO UTILIZZATI
PER GLI ESPERIMENTI, considerata la complessità del meccanismo
di accertamento della morte ed il fatto che ogni fase del
processo di prelievo, trapianto e cure successive dei trapiantati
avvengono in ospedale, con il coinvolgimento di tutto
il personale medico ed infermieristico.
Gli organi prelevati, inoltre,
per raggiungere gli ospedali dove saranno trapiantati ai riceventi,
viaggiano a bordo di mezzi istituzionali e veloci
(automobili, elicotteri o aeroplani degli ospedali,
del 118, dei Carabinieri, dell'Aeronautica Militare).
LA DONAZIONE DI SANGUE È UTILE AI TRAPIANTI?
Certamente sì. I trapianti sono operazioni complesse
che spesso richiedono trasfusioni,
qualche volta anche imponenti,
si può giungere a molte decine di litri di sangue
per un trapianto di fegato.
Donare sangue è quindi importante per sostenere
l'attività di trapianto, come lo è per moltissime
altre attività sanitarie: anche il sangue, come gli organi,
non si fabbrica e la salute di ognuno di noi,
da questo punto di vista, è affidata alla generosità di tutti.
QUAL È L'ASPETTO DELLA SALMA DOPO LA DONAZIONE?
Occorre sgombrare il campo dal timore che il corpo appaia deturpato
o mutilato dopo la donazione poiché,
come per ogni altra operazione chirurgica,
possono restare piccole cicatrici superficiali
ma NON SUBENTRA ALCUNA MUTILAZIONE VISIBILE
e il cadavere si presenta uguale ad ogni altro.
Il prelievo delle cornee non comporta
l'asportazione del bulbo oculare e
l'intervento è simile a quello della rimozione della cataratta,
che non lascia trasparire alcun segno d'incisione.
SI PUÒ SCEGLIERE COSA DONARE?
Né la vecchia, né la nuova legge entrano nel merito della questione.
Da un punto di vista relazionale ed alla luce del fatto
che la personalità di un individuo, la sua unicità,
non risiede in organi specifici, ma è qualcosa di molto più complesso
e immateriale, sembra naturale che acconsentire alla donazione voglia
dire acconsentire per tutti gli organi.
In assenza di indicazione di legge,
comunque, ogni caso può essere valutato singolarmente.
QUALI CONTROLLI SULL'ORGANO DA TRAPIANTARE?
Tutti quelli necessari ed indispensabili ad evitare
il rischio di trasmissione di malattie dal donatore al ricevente.
Per fronteggiare tale pericolo,
gli organi prelevabili vengono esaminati
attraverso test radiologici e di laboratorio
per valutarne la funzionalità,
la compatibilità e il loro "stato di salute".
In casi dubbi viene eseguita una biopsia
(esame al microscopio di un pezzetto dell'organo)
al momento del prelievo.
Il donatore stesso è sottoposto ad una serie di accertamenti
per evitare la presenza di malattie infettive trasmissibili
e di tumori. Viene raccolta anche l'anamnesi,
cioè la storia clinica approfondita del potenziale donatore
e vengono esclusi i casi incerti
PARLARNE IN FAMIGLIA AIUTA A FAR CONOSCERE LA PROPRIA OPINIONE E AD EVITARE CHE, quando si dovesse presentare il caso, LA PROPRIA VOLONTÀ NON VENGA RISPETTATA.
mercoledì 20 giugno 2012
Grazie Carmelo
LILLO
La felicità, la gioia sono emozioni che spesso durano poco, un attimo dei minuti,ma che ricordi fino alla fine della tua vita e ogni volta che ripensi alla notizia o episodio che ti ha provocato quelle emozioni le riprovi.Questo è successo ieri.....una notizia che non aspettavo per niente, ma che avevo poi intuito ieri mattina entrando su fb.Ieri entrando su fb trovai un messaggio di Betty (la compagna di Lillo) che mi cercava....Lillo è l'unico amico conosciuto su fb che conosco di persona, lui e Betty abitano a Bisceglie ed entrambi eravamo iscritti in lista d'attesa per il trapianto di fegato al Policlinico di Bari.L'essere cercata da Betty mi preoccupò all'inizio, sapevo che Lillo era andato a Pisa per fare alcuni esami e stava decidendo di cambiare città per il trapianto, perchè ormai era stanco di aspettare.....erano ormai 2 anni che era in lista e poverino aveva problemi d'ascite di continuo nonostante la tips.Il suo non essere chiamato per il trapianto dipendeva dal suo gruppo sanguigno Lillo è 0 negativo e donatori con quel gruppo c'è ne sono pochissimi.Lui è una persona allegra, simpatica, ma ultimamente era stanco, non dormiva la notte per i crampi alle gambe e l'ascite lo costringeva ad entrare ed uscire dall'ospedale per sgonfiarsi un pò, cosi aveva deciso di andare a Pisa dove pare ci siano più donatori con il suo gruppo sanguigno.Invece....Betty lunedi notte riceve la chiamata dal policlinico....era arrivato un angelo con il fegato per Lillo.Immaginate il putiferio che successe perchè fecero lei e i medici del policlinico il diavolo in quattro per allertare la protezione civile ed andare a prelevare Lillo da Pisa. Pare dettomi da Betty che la cosa non fu semplice e che si stava rischiando che si chiamasse un altro ricevente, per fortuna ieri mattina alle 4 e 45 Lillo era in ospedale pronto per il trapianto.Dunque quando io vidi il messaggio di Betty mi venne un colpo.....Lillo stava bene? o era stato chiamato, ma non era riuscito ad arrivare in tempo? Non avevo il nr di cel di Betty e quello di Lillo chiaramente era spento....furono momenti atroci... risposi al msg su fb sperando di avere risposta.....finalmente Betty mi rispose raccondandomi il tutto.....Lillo era entrato in sala operatoria alle 10 circa. La mia felicità era tanta, la mia gioia anche, avrei abbracciato il mondo e se avessi avuto le ali sarei corsa li... postai la notizia su fb, sui nostri gruppi e attesi pazientemente con il cuore sereno e pieno di gioia che l'intervento finisse....sapevo lo sentivo che sarebbe andato bene.Comunque alle 19 ieri sera, chiamai in terapia intensiva, tanto sono di casa e tutti gli infermieri/e mi vogliono bene e chiesi notizie.....Lillo era già in terapia era andato tutto bene, lui era tranquillo e stava gia facendo la bipap, ho richiamato stamattina e tutto procede bene si sta riprendendo benissimo. Ringrazio di cuore tutta la meravigliosa equipè del prof. Lupo, il prof,l'anestesista il simpatico dott. Caravetta e i donatori dll'Avis nostri angeli in terra, ma soprattutto ringrazio i parenti del donatore/trice per aver detto quel benedetto si in un momento di dolore penso insopportabile......grazie....grazie di cuore ed ora anche tu amico mio hai un angelo in più accanto a te.....e tutti noi trapiantati abbiamo un angelo in più fra i nostri angeli al quale dire grazie con l'anima.
domenica 17 giugno 2012
Buona Domenica
Vi auguro una domenica semplice, fatta di
piccole cose...
un giorno in cui voi possiate ritrovare cio’ che
avete sempre avuto e guardarlo con gli occhi
meravigliati e stupiti, come se si trattasse della
prima volta… il viso di chi amate,
l’abbraccio di chi avete nel cuore
l’odore del caffe’ e latte che, chissa’ perche’, di
domenica e’ ancora piu’ piacevole,
un pranzo in splendida compagnia,
la fragranza indimenticabile delle paste con la
crema, che vi riportano alla vostra infanzia, a
casa dei nonni, in una bellissima giornata di sole.
Vi auguro una domenica in cui cio’ che talvolta
diamo per scontato e ordinario, si vesta di una
luce nuova e divenga straordinario.
Vi auguro una domenica in cui voi non dobbiate
andare alla ricerca del senso delle cose, ma che
siano le cose a trovare il loro senso.
Vi auguro una domenica in cui, aprendo le
finestre,
e respirando l’aria del mattino, voi possiate
sentire nella vostra anima un grande e
indescrivibile senso di gratitudine per la vita e
per cio’ che vi circonda.
Buona Domenica!
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