Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
mercoledì 16 maggio 2012
La coda del diavolo.......
Avevo ormai smaltito l'anestesia e non mi mettevano più la morfina come antidolorifico, ma un altro. La mia mente ormai era lucida e la convalescenza andava bene, fu allora a mente lucida che cominciai a pensare al mio angelo....chi era.... era un uomo...una donna...era giovane....ed ecco di nuovo la tristezza prendermi dentro io ero salva è vero, almeno per il momento,ma una famiglia piangeva.....e quel dolore non sarebbe mai più andato via.un chiodo fisso si insinuò nella mia mente volevo sapere chi era il mio donatore/trice, ma era inutile chiedere agli infermieri/e(anche se sono stati tutti degli angeli), nessuno di loro mi avrebbe detto niente, ne tantomeno i medici. Continuavo a pensarci, ormai mi svegliavo con quel pensiero, ringraziando il mio angelo, e mi addormentavo con lo stesso pensiero.Dormire era sempre problematico e stavolta non per la luce, per fortuna di notte rimaneva accesa solo una piccola luce d'emergenza e solo in caso di necessità si accendevano le altre, ma un pò per il letto ballerino....già un letto scomodissimo praticamente non potendomo girare nel letto per i punti e perchè ero monitorata, il letto era mobile.....si ogni tanto il materasso si gonfiava e sgonfiava e succedeva sempre mentre stavi per addormenterti e poi c'era lui, il mio vicino di letto(che non vedevo perchè eravamo divisi da un separè) ma che sentivo....forse ancora dissociato di notte voleva mangiare... diceva che io volevo prendergli il fegato perchè non mi piaceva quello che mi avevano messo, perciò volevo il suo....insomma era un incubo. Comunque con la santa pazienza sopportavo tutto, tanto sono sempre stata una persona con molta pazienza poi l'attesa per il trapianto aveva accentuato questa mia predisposizione mi sembra molto chiamarla virtù. Cosi i giorni passavano, ormai mi alzavo da sola da letto anche se con difficoltà e pareva che sarei passata in reparto se tutto continuava ad andar bene . Invece il diavolo ci mise la coda anche stavolta.....ma nonostante questo la vita aveva ripreso a scorrere in me.....
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