Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
giovedì 24 maggio 2012
Ritorno a casa
Il 17 ottobre esattamente 19 giorni dopo il trapianto il prof. Lupo mi diede le dimissioni si tornava a casa..... dentro di me erano predominanti due sensazioni, c'era la gioia di tornare a casa, vedere mia figlia ogni giorno... i miei genitori, i parenti che sarebbero venuti a trovarmi e Leo.... Leo il mio amatissimo cane, questo mi riempiva il cuore di gioia, tornare su Fb. salutare gli amici che mi aspettavano ansiosi, tornare a casa rinata finalmente, ma.....c'era anche tanta tristezza, avevo il cuore triste, mi sarebbero mancati tutti.....la mia famiglia putativa...quelli che per19 giorni mi avevano accudito, sopportata,accontentata, con i quali avevo riso, che non mi avevano mai lasciata sola (mi sarebbe mancato anche Cavaliere, che era ancora in terapia intensiva).Emozioni discordanti fra di loro ma che entrambe predominavano dentro me.Cercai di pensare solo a casa, la mia casa che avevo timore di non vedere più,,, e dentro di me ripetevo che comunque gli avrei visti ogni settimana(quando sarei dovuto tornare per i controlli).Questo era sicuro, sarei andata subito a trovarli tutti quanti. La signora che era in camera con me quella mattina si operava, scherzammo sulle famose calze sexy e cercai di rassicurarla che tutto sarebbe andato bene, era spaventatissima.Andai a trovare la signora che aveva subito il trapianto, era sul letto con la bipap(la famosa maschera) ma stava bene... andava tutto alla grande. Con calma preparai la valigia mi vestii e tornai in terapia intensiva per farmi togliere l'ago canula che avevo al polso(quello arterioso) che serviva sia per i prelievi che per misurare l'emo-gas, cioè come stavano i miei polmoni e se respiravo bene.Tolto quello potevo andare, me lo tolse Agnese una laureanda in anestesia.Tornai in reparto e feci in tempo a salutare la signora che portavano via promettendole che appena sarei tornata per il controllo sarei andata a trovarla, mi ringraziò dicendomi che le avevo dato tanta forza vedendomi muovere e andare avanti e dietro; mi diceva sempre ma sei sicura di aver fatto il trapianto.....Arrivò Carlo era giunto il momento.... avrei voluto piangere... ma sorrisi salutai tutti e usci dal reparto...mi voltai ancora una volta indietro... salii in macchina e a casa, lasciando li un pezzo del mio cuore.
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