Finalmente tutto era finito, anche il laparocele retinato, ora non c'erano più ostacoli per spiccare di nuovo il volo. Il mio nuovo fegato andava benissimo, (e grazie a Dio sono ormai 8 mesi e non c'è stato nessun episodio di rigetto) e piano piano stavano togliendo gli ultimi drenaggi messi nell'ultimo intervento.Il problema era trascorrere il tempo, vi garantisco era una fatica da titani,non passava mai, anche se avevo cominciato a parlare con il mio vicino di letto.Spesso si toglieva il separè, ormai eravamo vestiti entrambi e potevo guardare e parlare con il sig. Cavaliere(è il suo cognome).Cavaliere un tipo stranissimo non so se fosse stato sempre cosi o se l'anestesia e la morfina l'avesse talmente dissociato e di brutto, perchè non si riprendeva ancora. Era perennemente con il cel in mano a chiamare la moglie, povera donna,faceva discussione con tutti gli infermieri....un giorno si permise anche di alzare le mani su due infermiere successe il finimondo arrivarono i medici e gli fecero una ramanzina che io mi vergognavo per lui. Lui invece impassibile, continuava a comportarsi come sempre:non mangiava niente e questo lo indeboliva(era uno scheletro, la prima volta che lo vidi mi spaventai), non si alzava da letto mai se non per andare in bagno e poi dormiva quasi tutto il giorno, mentre la notte no.Per mia fortuna dopo qualche giorno mi passarano in reparto perchè era previsto un altro trapianto ad una signora e serviva il mio letto. Ero al settimo cielo, intanto nei giorni che ero ancora in intensiva, cercavo di uscire fuori nel corridorio munita di mascherina o scrivevo o pensavo. Pensare....mia zia mi fece notare una cosa, che mi avevano rubato il portafogli nella chiesa , durante la messa per Padre Pio, che nel portafogli avevo solo 5 euro e che dopo 5 giorni fui trapiantata.... combinazione o altro. Ho sempre pensato che lassù qualcuno mi protegge, perchè son state tante le volte che avrei dovuto lasciare questo mondo ,e da quando ero piccola, l'ultima era stata a giugno quando mi si strozzo l'ernia ombellicale e entrai in coma. Molto probabilmente a parte mio nonno materno, che mori che avevo appena 4 mesi e pare mi volesse un bene dell'anima essendo la prima nipote, credo ci sia qualcuno di molto più vicino a Dio a proteggermi, un Santo che ringrazio dal profondo del mio cuore. Nel frattempo avevo saputo anche che il 1 ottobre, perciò solo 3 giorni dopo di me Annalisa era stata chiamata e aveva fatto anche lei il trapianto di fegato e rene a Bologna, ero felice come una pasqua è proprio il caso di dirlo;anche se il mio pensiero correva sempre ai miei amici ancora in attesa, la piccola Vale(la nostra mascotte), Davide, Bea ed altri e pregavo il mio angelo e il mio Santo che anche per loro arrivasse presto la telefonata della rinascita.
Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
sabato 19 maggio 2012
Rinascita completa
Finalmente tutto era finito, anche il laparocele retinato, ora non c'erano più ostacoli per spiccare di nuovo il volo. Il mio nuovo fegato andava benissimo, (e grazie a Dio sono ormai 8 mesi e non c'è stato nessun episodio di rigetto) e piano piano stavano togliendo gli ultimi drenaggi messi nell'ultimo intervento.Il problema era trascorrere il tempo, vi garantisco era una fatica da titani,non passava mai, anche se avevo cominciato a parlare con il mio vicino di letto.Spesso si toglieva il separè, ormai eravamo vestiti entrambi e potevo guardare e parlare con il sig. Cavaliere(è il suo cognome).Cavaliere un tipo stranissimo non so se fosse stato sempre cosi o se l'anestesia e la morfina l'avesse talmente dissociato e di brutto, perchè non si riprendeva ancora. Era perennemente con il cel in mano a chiamare la moglie, povera donna,faceva discussione con tutti gli infermieri....un giorno si permise anche di alzare le mani su due infermiere successe il finimondo arrivarono i medici e gli fecero una ramanzina che io mi vergognavo per lui. Lui invece impassibile, continuava a comportarsi come sempre:non mangiava niente e questo lo indeboliva(era uno scheletro, la prima volta che lo vidi mi spaventai), non si alzava da letto mai se non per andare in bagno e poi dormiva quasi tutto il giorno, mentre la notte no.Per mia fortuna dopo qualche giorno mi passarano in reparto perchè era previsto un altro trapianto ad una signora e serviva il mio letto. Ero al settimo cielo, intanto nei giorni che ero ancora in intensiva, cercavo di uscire fuori nel corridorio munita di mascherina o scrivevo o pensavo. Pensare....mia zia mi fece notare una cosa, che mi avevano rubato il portafogli nella chiesa , durante la messa per Padre Pio, che nel portafogli avevo solo 5 euro e che dopo 5 giorni fui trapiantata.... combinazione o altro. Ho sempre pensato che lassù qualcuno mi protegge, perchè son state tante le volte che avrei dovuto lasciare questo mondo ,e da quando ero piccola, l'ultima era stata a giugno quando mi si strozzo l'ernia ombellicale e entrai in coma. Molto probabilmente a parte mio nonno materno, che mori che avevo appena 4 mesi e pare mi volesse un bene dell'anima essendo la prima nipote, credo ci sia qualcuno di molto più vicino a Dio a proteggermi, un Santo che ringrazio dal profondo del mio cuore. Nel frattempo avevo saputo anche che il 1 ottobre, perciò solo 3 giorni dopo di me Annalisa era stata chiamata e aveva fatto anche lei il trapianto di fegato e rene a Bologna, ero felice come una pasqua è proprio il caso di dirlo;anche se il mio pensiero correva sempre ai miei amici ancora in attesa, la piccola Vale(la nostra mascotte), Davide, Bea ed altri e pregavo il mio angelo e il mio Santo che anche per loro arrivasse presto la telefonata della rinascita.
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