Il tempo passava come sempre, cioè lentamente, è
strano di come il tempo che è sempre lo stesso quando stai male sembri non passa mai ogni minuto ti sembra un'ora, al contrario se sei felice o vivi un momento bello vola. Comunque era arrivato di nuovo Dicembre, le feste si avvicinavano ed io ero sempre nelle stesse condizioni dell'anno prima, in attesa di essere iscritta nella lista della speranza, a volte mi sembrava di essere un deportato di un campo di concentramento e le mie SS erano le mie ernie.
Sì perchè il problema era sempre quello il terrore della bestia nera che ricompariva e pareva che lo intuivo quando stava per succedere..... assurdo ma vero, come uno impara a conoscere anche il più piccolo segnale che il tuo corpo non più perfetto ti dà.
Mia figlia cominciò a voler fare il presepe come ogni anno (l'anno precedente per le mie entrate ed uscite dagli ospedali non l'avevamo fatto) questa volta anche se sinceramente non ne avevo molta voglia, mi lasciai convincere; o meglio convinsi me stessa di non avere pensieri negativi e di trascorrere le festività come sempre. Così un pomeriggio cominciammo a svuotare i scatoloni e a costruire il nostro presepe, devo ammettere che poi in fin dei conti mi sono divertita soprattutto per le benedette montagne che ogni anno non riusciamo a fare bene (sarà perchè viviamo a 500 mt dal mare.....e le montagne non le conosciamo o siamo loro antipatiche) comunque a fine serata il presepe era fatto e anche le montagne, che per la verità mi sembravano più delle colline.
I giorni festivi li trascorsi di nuovo a casa con i miei e mia zia e famiglia (già perchè sarò pure fortunata, ma si può dire che ho due madri, la mia naturale e sua sorella che poi è più grande di me di appena 6 anni, tutto ciò è molto bello, ma a volte già una basta :-)......
Questa volta avevo imposto a me stessa di non aver pensieri negativi e di godermi le feste....ma la mente è libera e non accetta imposizioni ed infatti cosi fu; appena restavo sola un attimo il mio pensiero correva ai famigliari di Carmela, rivedevo il suo volto e pensavo che non l'avrei più rivista ne' sentita, poi la mente volava e vedevo i volti dei nostri angeli donatori. I loro sorrisi...allora conoscevo solo Davide, Marco e il piccolo Andrè e sapevo che aveva donato gli organi anche la figlia di Carmelo e.... il mio cuore si riempiva di tristezza mi chiedevo: Dio mio ma che Natale staranno trascorrendo quei poveri genitori, senza i loro figli, hanno amato tanto, hanno donato tanto amore, come vorrei che almeno oggi tu dessi loro un pizzico di pace e serenità....qualcuno mi chiamava, mia madre e la mente tornava qui intorno al tavolo dove eravamo tutti seduti e rieccheggiavano risate e gioia, ma altrove c'era solo dolore e tristezza. Finalmente anche quelle di feste passarono e si tornò alla solita routine. Era nato il 2011.....
Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
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