Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
sabato 21 aprile 2012
GIORGIO
Il tempo passava inesorabilmente e lentamente come un treno merci all'arrivo in stazione, mi veniva in mente una canzone di Guccini e mi chiesi se non era perchè in effetti ne avevo tanto da sprecare, non facendo niente tutto il giorno se non stare a letto. Per mia fortuna c'erano gli amici di fb che mi facevano compagnia, senza loro credo sarei impazzita,Sergio con la sua allegria, le sue barzellette, sempre pronto ad aiutarti e tirarti su, Carmelo che mi spronava a scrivere le mie poesie; chiamiamole cosi: erano solo emozioni scritte su un foglio e poi Bea.... la mia Bea che credo dia forza a tutti; si lamenta raramente eppure sono ormai 7 anni che spetta un rene per vivere normalmente.Insomma c'era tutto il mio gruppo, i miei gruppi, la mia famiglia della solidarietà che aumentava giorno per giorno. Arrivò Aprile e credo verso la metà del mese, per due sere notai che non c'erano più i post di Ornella; mi venne un dubbio e se Giorgio( il marito in attesa di trapianto di fegato) fosse stato chiamato? Poi cancellai quel pensiero dalla mia mente sarebbe stato troppo bello era in lista da solo due mesi, invece..... la terza sera accendo fb. e trovo il post di Orni che diceva che Giorgio era stato trapiantato ed era andato tutto bene e che stava bene. Non so quante volte lo rilessi quel post, e dentro di me si scatenarono un miliardo di emozioni mescolate fra loro, che non riuscivo a sbrogliare ( come una matassa con i fili attorcigliati fra loro), ma quella che sovrastava sopra tutte erà la gioia , la felicità, finalmente uno di noi aveva finito il calvario dell'attesa.Ornella fu letteralmente coperta dai nostri auguri avevo paura che non capisse più niente, vista anche la stanchezza, domande e auguri che piovevano da tutte le parti....pareva uno acquazzone estivo tremendo. Quando tutto si calmò, ricordo che le chiesi se soffriva..... riecco riaffiorare le mie paure.... lei mi assicurò e mi disse di no, anzi aggiunse domani lo faranno mangiare.Quella notte feci fatica ad addormentarmi avevo sempre davanti ai miei occhi l'immagine di Giorgio con flebo e drenaggi nel letto, ma felice.Giorgio usci dall'ospedale dopo una 15 di giorni, era rinato.Per chi è in attesa queste cose ti danno una forza che a parole non si può spiegare, il dolore si trasforma in vita grazie ad un gesto d'amore incondizionato e a due sillabe:SI.
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