Sono finalmente uscita dal Policlinico, ma stavolta con la morte nel cuore, avevo perso un'amica....
Prima di tornare a casa passiamo dalla mia seconda casa "la Madonnina" la mia clinica; mi restavano ancora due esami da fare un'ecografia e visita ginecologica e il clismaopaco.
Mi presento alla mia carissima dott.sa Altieri per prenotare il ricovero per gli esami, la vista di quel posto a me famigliare e l'accoglienza degli infermieri/e mi fece per un attimo dimenticare il dolore che avevo nel cuore. Sistemato il giorno del ricovero, ritorno a casa e ricomincio la mia vita come sempre letto, sedia. Intanto le mie amicizie su fb. aumentavano e conoscevo sempre più gente che mi aiutava ad andare avanti, anche il mio morale migliorò (anche se il ricordo di Carmela in quel letto mi è ancora rimasto e ogni volta è una pugnalata al cuore). Dopo aver visto tanta sofferenza capivo sempre più cosa provavano i parenti dei donatori, quanto enorme fosse il loro dolore e quanto grande la speranza di ritrovare i riceventi degli organi dei propri cari, per poter almeno rivedere degli occhi a loro cari e sentire ancora quel battito di cuore a loro famigliare. Mi chiamano dalla Madonnina rifaccio la valigia e via di nuovo per quello che doveva essere l'ultimo ricovero prima del trapianto. Mi sistemo in stanza solita routine, prelievo, ecografia, elettrocardiogramma, tutto come sempre e tutto scherzando e ridendo con i miei infermieri/e; ero ormai la mascotte della clinica. Arriva il momento di fare il clismaopaco il risultato è buono, va tutto bene ma.... anche per questo esame iniettano un liquido per opacizzare ciò che vogliono vedere e anche dell'aria e anche qui poi hai problemi con l'andare in bagno: ed ecco ripresentarsi la bestia nera....l'ernia inguinale esce di nuovo fuori ed è dura come il ferro, avete presente una pallina di acciaio grande quanto un piccolo mandarino, ecco quella era la mia bestia nera. Ricominciano i dolori, il va e vieni dei chirurghi che cercavano di farla rientrare ma niente....e di nuovo flebo di toradol per calmare i dolori. Alla fine si stava pensando di operarmi e retinarla perchè stavo rischiando e di brutto, poi la mia dolce dott.sa ebbe un idea mi mise un sondino dal naso che passava per la gola e arrivava allo stomaco, mi svuoto dei succhi gastrici che in qualche modo non permettevo il rientro dell'ernia perchè la comprimevano e mi disse di massaggiarla lentamente. Ebbene queste due cose messe insieme fecero effetto, cominciai a canalizzare, la bestia nera si ammorbidiva sempre più e alla fine rientrò e i dolori come per magia scomparivano, ma mi lasciavano talmente avvilita che volevo solo dormire. Ricordo che nella mia stanza c'era una nonnina che essendo un pò sorda quando parlava tendeva ad urlare, ma veniva da me ogni 5 minuti a chiedermi come stavo e pregava.... nonna Alberto...Devo dire che la foto che ho trovato le assomiglia un po' :-)
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento se vuoi, mi fa piacere! Grazie Luciana