Benvenuti amici e amiche! Questo sarà un mio diario, nel quale parlerò della mia malattia e di come son riuscita grazie ad un trapianto a vincerla, le mie paure, le mie emozioni, racchiuse in un blog; insomma la mia storia.Tutto questo affinchè possa servire a dar coraggio a chi attende ancora e a far capire l'importanza della donazione degli organi.
venerdì 20 aprile 2012
L'ATTESA
Un altro giorno inizia,
ringrazio Dio
che mi da la possibilità
di viverlo.
Mi alzo da letto, vado in bagno,
mi lavo, mi guardo allo specchio
e sorrido.....
ho dei capelli bianchi
dovrei farmi la tinta,
ma non ne ho molta voglia,
poi mi dico su Luciana
non trascurarti.
Vado in cucina,
preparo la colazione,
chiamo Carlo,
Leo (il mio cane) mi segue
come un'ombra e scondinzola;
si sveglia Stefania
e solare come la
maggior parte dei giorni
mi dice: ciao mamma tutto bene?
Sfoderando il suo bellissimo
sorriso
eh si è proprio bella
specialmente quando sorride.
Leo va verso la porta
e porta il suo guinzaglio
vuole andare giù,
scoppiamo a ridere
e lui ci guarda
spostando la testa da un lato,
come volesse dirci: ma cosa c'è da ridere?
Suonano al portone
è arrivata mia madre
entra sorridendo anche lei,
per fortuna non ha più
la faccia addolorata
che aveva all'inizio
della mia malattia, anche se so,
che a casa sua prega per me
e il suo pensiero
è sempre rivolto a me.
Comincia a muoversi
come una saetta
la guardo e penso
" Che strana la vita,
lei ha 76 anni e mi accudisce
ancora come fossi una bambina,
quando dovrei essere io
ad aiutare lei
nelle pulizie della casa".
Squilla il telefono
il mio cuore batte forte,
come un allarme impazzito
e se fosse l'ospedale?
Rispondo con paura,
ma anche con tanta speranza,
no è mia zia
sorrido.
Il giorno corre come sempre e monotono
ormai i giorni sono tutti uguali
come i granelli di un rosario.
Arriva la sera...
la cena, la tv e a letto,
sorrido ancora non ho mai riposato
tanto in vita mia
come da 2 anni a questa parte.
Prima di addormentarmi
ringrazio gli angeli donatori
e spero con tutto il cuore
che per qualcuno
sia arrivata la famosa telefonata.
Poi dico a me stessa
che arriverà il mio di angelo,
ora non è ancora il momento
e mi addormento
con un sorriso e una speranza.
Vivere nell'attesa
non è facile,
ma se impariamo a convivere
con l'attesa
tutto ci sembrerà più bello
e meno doloroso,
perciò amici miei
sorridete alla vita
e prendete sotto braccio l'attesa
come fosse una cara amica
perchè prima o poi
anche il vostro angelo
arriverà e vi farà volare
verso la vita.
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